Le banche polacche hanno reso più flessibili i criteri per la concessione di prestiti nel secondo trimestre del 2025, spinte dalla crescente concorrenza e dai tagli ai tassi d’interesse, favorendo così un aumento della domanda di finanziamenti. Lo rivela un sondaggio trimestrale condotto dalla banca centrale e pubblicato lunedì.
Nel secondo trimestre, gli istituti di credito hanno alleggerito le condizioni per i prestiti alle imprese, sia a causa della maggiore concorrenza sia della diminuzione dei crediti deteriorati nei loro portafogli, secondo quanto emerge dall’indagine della Banca Nazionale di Polonia.
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La domanda di credito è salita grazie all’aumento delle esigenze di capitale per finanziare fusioni e acquisizioni, scorte e capitale circolante, sottolinea il rapporto.
La pressione competitiva ha portato anche a criteri più permissivi per la concessione di mutui, con un conseguente incremento della domanda per questa tipologia di finanziamento.
Un ulteriore fattore è stato il taglio dei tassi d’interesse: a maggio 2025 il costo dei prestiti è sceso di 50 punti base, il primo calo dal ottobre 2023, e a luglio i tassi sono diminuiti di altri 25 punti base.
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Questi elementi, insieme al miglioramento della situazione economica delle famiglie, hanno contribuito a sostenere la domanda di prestiti al consumo, secondo la banca centrale.
«Nel terzo trimestre del 2025, le banche intendono mantenere gli attuali criteri di concessione dei prestiti alle imprese e continuare ad allentarli per le famiglie. Si aspettano un aumento della domanda per tutte le tipologie di prestito, ad eccezione dei finanziamenti a breve termine per le grandi imprese», si legge nel rapporto.
L’indagine della Banca Nazionale di Polonia, condotta a inizio luglio, ha coinvolto 23 banche che detengono l’89% del portafoglio totale dei crediti del settore bancario verso imprese e famiglie.
(Redazione di Pawel Florkiewicz; Editing di Bernadette Baum)
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