BARI – La Puglia accelera e si distingue come motore economico del Mezzogiorno. Tra il 2010 e il 2023 la regione ha registrato una crescita del +0,4%, battendo la media nazionale (+0,2%) e quella del Sud (+0,1%). Un trend confermato dal nuovo report pubblicato da Deloitte Economics, il competence center del network Deloitte dedicato all’analisi di scenari industriali e strategie di sviluppo.
Il report fotografa una regione in rapida evoluzione, con un tasso di occupazione giovanile superiore a quello medio meridionale, una digitalizzazione in forte espansione e comparti industriali capaci di trainare il valore aggiunto dell’intera area. Nel dettaglio, nella fascia 15-24 anni il tasso di occupazione in Puglia è al 16,5%, contro il 13,9% del Mezzogiorno. Per i 25-34enni si sale al 55,9%, 4,7 punti in più rispetto al Sud.
Cresce anche la spinta alla digitalizzazione: le imprese pugliesi hanno segnato un +13,4% nel livello base di trasformazione digitale negli ultimi due anni, superando sia la media nazionale (+9,4%) sia quella meridionale (+6,8%). Anche i Comuni hanno investito in tecnologie, con infrastrutture digitali e servizi cloud al di sopra della media italiana.
“La Puglia si conferma un territorio capace di innovare e attrarre investimenti”, ha commentato Francesco Iannamorelli, equity partner Deloitte, sottolineando l’alto rendimento degli investimenti nei servizi e la crescita delle start-up innovative. Per Claudio Lusa, Deloitte Operate Leader, la collaborazione pubblico-privato è il motore di una crescita sostenibile e inclusiva, resa ancora più solida da una formazione avanzata e aperta all’impresa.
Tra i settori più rilevanti per la creazione di valore aggiunto nel Mezzogiorno, la Puglia guida in ricerca sperimentale (oltre il 70%), trasporto aereo (55%) e fabbricazione di mobili (43%). L’industria alimentare regionale pesa per circa il 20% sul totale meridionale.
L’analisi Deloitte evidenzia anche il ruolo cruciale del PNRR, con bandi pugliesi superiori alla media nelle missioni 2, 4 e 5 (rivoluzione verde, istruzione e coesione sociale). Tuttavia, sul fronte ESG resta margine di miglioramento: solo lo 0,26% delle imprese locali implementa politiche di sostenibilità, contro lo 0,34% della media nazionale.
Sul fronte della logistica, la Puglia si conferma un hub strategico: i porti di Bari e Brindisi hanno registrato performance post-Covid superiori alla media nazionale. Bari ha visto un incremento del traffico container (+17,6%) e passeggeri (+345,2%), mentre Brindisi ha superato il +263,6%.
A suggello dell’interesse crescente per il territorio, lo scorso 30 giugno Deloitte ha inaugurato la nuova sede a Bari presso la Fiera del Levante. L’investimento complessivo supera i 75 milioni di euro, di cui 25 destinati alla creazione del GenAI Center for Business Innovation, un polo interamente dedicato all’intelligenza artificiale e alla trasformazione digitale dei processi aziendali.
Un’iniziativa che conferma come la Puglia stia diventando un laboratorio nazionale per innovazione, formazione e sviluppo economico, puntando su giovani talenti, digitalizzazione e integrazione tra pubblico e privato.
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