La Federazione Mondiale degli Scambi ha rilasciato Un documento programmatico che esorta i governi a modernizzare i sistemi fiscali per promuovere gli investimenti, rafforzare i mercati dei capitali e migliorare la competitività economica. Rappresentando oltre 250 fornitori di infrastrutture di mercato in tutto il mondo, l’organizzazione ha delineato misure per ridurre gli ostacoli per emittenti e investitori, sostenendo che la tassazione influenza direttamente la partecipazione al mercato e la formazione di capitale.
Il documento chiede l’eliminazione delle imposte sulle transazioni finanziarie, che a suo dire aumentano i costi, riducono la liquidità e non consentono di raggiungere gli obiettivi politici prefissati. Raccomanda inoltre agevolazioni fiscali per gli investitori, tra cui incentivi al risparmio pensionistico, conti di investimento fiscalmente agevolati e riduzioni delle ritenute alla fonte sui dividendi, per rendere gli investimenti azionari più attraenti e ridurre il costo del capitale per le aziende.
“Un eccessivo carico fiscale è uno dei principali fattori alla base del calo delle quotazioni in borsa”
Richard Metcalfe, Responsabile degli Affari Regolamentari della WFE, ha dichiarato: “Un eccessivo onere fiscale è uno dei principali fattori alla base del calo delle quotazioni in borsa. Abbiamo costantemente sollecitato le autorità di regolamentazione ad agire con decisione per invertire questa tendenza. Riformare sistemi fiscali obsoleti e controproducenti è un modo efficace con cui i decisori politici possono incoraggiare le aziende a quotarsi e promuovere una cultura di investimento dinamica e basata sul rapporto rischio-rendimento”.
Il documento propone inoltre l’eliminazione delle imposte sulle quotazioni pubbliche, come imposte di bollo o imposte amministrative, e l’introduzione di incentivi per le prime quotazioni, in particolare per le piccole e medie imprese. Consentire detrazioni per i costi relativi alle IPO, comprese le commissioni di sottoscrizione e di consulenza, potrebbe rendere mercati pubblici più accessibili e supporto crescita aziendale.
Un’altra raccomandazione è quella di incentivare la compensazione centrale rimuovendo tasse sui servizi di compensazione e garantire la neutralità fiscale tra le transazioni compensate e quelle non compensate. La WFE ha affermato che tali misure incoraggerebbero le migliori pratiche nella gestione del rischio e sarebbero in linea con gli obiettivi di stabilità finanziaria globale post-2008.
Anche la semplificazione della rendicontazione fiscale è evidenziata come una priorità. Il documento propone la digitalizzazione e l’automazione dei sistemi di rendicontazione, fornire una guida chiara per gli investitori e introducendo esenzioni per i piccoli investitori per ridurre gli oneri di conformità e ampliare la partecipazione.
Per quanto riguarda gli investimenti transfrontalieri, la WFE sollecita l’armonizzazione degli obblighi di segnalazione, l’espansione delle convenzioni contro le doppie imposizioni e la parità di trattamento fiscale per gli investitori nazionali ed esteri per migliorare liquidità e accesso al capitale, in particolare nei mercati emergenti.
Nandini Sukumar, CEO della WFE, ha dichiarato: “I mercati dei capitali sono motori di innovazione, creazione di posti di lavoro e prosperità, ma regimi fiscali mal concepiti li stanno frenando. Le riforme che proponiamo contribuiranno a convogliare più capitali nell’economia reale, sostenere l’espansione aziendale e gli investimenti infrastrutturali, rendendo al contempo i mercati più inclusivi e accessibili.”
Le raccomandazioni dell’organizzazione mirano a creare un contesto fiscale che promuova una crescita sostenibile, attragga investimenti e sostenga il risparmio a lungo termine, rafforzando il ruolo dei mercati dei capitali nello sviluppo economico.
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