Italia-Malta 2014-2020, chiuso il programma: spesi 48 milioni


Spesi 47,8 milioni di euro, finanziati oltre trenta progetti e superati positivamente i controlli delle due corti dei conti nazionali. Sono i dati del Programma Interreg Italia-Malta 2014-2020, che ha concluso la certificazione finale della spesa alla Commissione Ue. Ad annunciarlo è il dipartimento Programmazione della Presidenza della Regione Siciliana. I pagamenti certificati al 31 dicembre 2024 ammontano al 97% delle risorse disponibili.

Il Programma è stato sottoposto a un audit congiunto della Corte dei conti italiana e dell’Ufficio nazionale di controllo maltese: “Ha svolto un ruolo fondamentale nel rafforzamento della cooperazione transfrontaliera e ha contribuito alla coesione economica e sociale dei due territori – scrivono le due Istituzioni superiori di controllo nella relazione finale approvata il 30 luglio (delibera 13/2025, sezione Affari europei e internazionali)La performance complessiva, anche nel confronto con altri programmi della cooperazione territoriale europea, può essere considerata positivamente”.

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L’Interreg Italia-Malta 2014-2020 ha sostenuto 33 progetti, coinvolgendo imprese, università, centri di ricerca e associazioni, in settori chiave come la competitività delle pmi, la ricerca scientifica, la mobilità giovanile, la tutela della biodiversità e la sostenibilità ambientale. Oltre 150 i beneficiari degli interventi, di cui 96 italiani e 68 maltesi.

Ecco alcuni tra i principali interventi realizzati: “Bythos”, vincitore del prestigioso premio Ue RegioStars Awards 2024, per l’approccio innovativo ai processi di smaltimento dei rifiuti, con riduzione e riutilizzo degli scarti ittici in ambito biotecnologico, nell’ottica dell’economia circolare; Move On”, dedicato alla mobilità transfrontaliera e all’occupazione giovanile, che ha finanziato stage di inserimento lavorativi con voucher e relativi servizi di supporto; “Calypso South”, che ha supportato l’installazione di sistemi tecnologici innovativi per la mitigazione dei rischi naturali e antropici, estendendo la rete esistente di radar ad alta frequenza per il monitoraggio marino e consentendo di coprire l’intera area di Malta e la zona sud-orientale della Sicilia; “SiMaSeed”, volto alla tutela della biodiversità nei siti della rete Natura2000, con un approccio misto tra metodi di ripopolamento della flora locale e sistemi di conservazione in strutture dedicate (banche del germoplasma); “Corallo”, che ha mirato al miglioramento della visibilità dei siti di Natura2000, attraverso metodologie di divulgazione tecnologicamente avanzate (infrastrutture multimediali, contenuti audiovisivi coinvolgenti e installazioni digitali interattive, per comunicare nozioni complesse di ecologia e tutela ambientale in modo accessibile).

La dotazione originaria del Programma ammonta a 51,7 milioni di euro, di cui 43,9 milioni di risorse europee e 7,8 milioni di cofinanziamento nazionale. La spesa certificata raggiunge il 97 per cento delle risorse disponibili anche grazie alla variazione del tasso di cofinanziamento Ue portato dall’80 al 100 per cento in alcuni periodi contabili, in seguito agli effetti della crisi pandemica e del conflitto russo-ucraino (come previsto dal regolamento europeo “Step” n. 795 del 2024). L’Autorità di audit dell’Interreg Italia-Malta ha confermato la piena regolarità della gestione finanziaria del Programma, con un tasso di errore rilevato inferiore al 2 per cento.

La collaborazione tra i due territori continua con il nuovo Interreg VI-A Italia-Malta 2021-2027, che ha un budget di 57,6 milioni di euro. L’obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente la cooperazione transfrontaliera e promuovere uno sviluppo economico-sociale sostenibile, innovativo e inclusivo, a beneficio delle imprese, degli enti di ricerca e delle comunità siciliane e maltesi.

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