Fino agli anni ’90 l’amianto è stato largamente impiegato nell’edilizia italiana. Frosinone, come molte province del Centro Italia, conserva ancora oggi numerosi edifici costruiti con materiali contenenti eternit, soprattutto nelle coperture, nei capannoni industriali e nei manufatti in cemento-amianto.
Un’eredità pericolosa: dove si trova ancora l’amianto a Frosinone
Molti edifici pubblici e privati risalenti al secondo dopoguerra fino agli anni ’80 sono stati realizzati con materiali contenenti amianto, in particolare coperture in eternit, canaline per impianti elettrici, serbatoi per acqua e pannelli isolanti. La diffusione è capillare e interessa diverse tipologie di costruzioni:
- nelle zone industriali di Ferentino, Ceccano, Anagni e Sora si trovano numerosi capannoni dismessi o ancora in uso, spesso con tetti in cemento-amianto deteriorati;
- nei centri storici di Frosinone e dei paesi limitrofi, è frequente la presenza di lastre ondulate nei sottotetti, soprattutto nei fabbricati a schiera o bifamiliari;
- in molte scuole, strutture sanitarie, palestre e municipi costruiti tra gli anni ’60 e ’80 sono stati individuati materiali contenenti amianto nascosti nelle intercapedini, nei controsoffitti e nei rivestimenti tecnici.
Inoltre, l’amianto è presente anche in manufatti agricoli e stalle delle campagne ciociare, spesso lasciati in stato di abbandono.
La pericolosità dell’amianto aumenta esponenzialmente con il tempo, poiché le fibre, se degradate o danneggiate, si liberano nell’aria e diventano facilmente inalabili. Questo comporta gravi rischi per la salute: asbestosi, mesotelioma pleurico e tumori polmonari sono le principali patologie correlate all’esposizione cronica.
Mappa dei rischi: il censimento dell’amianto nel Lazio
La Regione Lazio ha avviato da tempo un programma di censimento dei siti contenenti amianto, consultabile online attraverso i canali dell’ARPA Lazio, dei Comuni e delle ASL territoriali. Tale mappatura include edifici pubblici, capannoni industriali, strutture sanitarie, scuole e altri immobili potenzialmente a rischio. Tuttavia, secondo gli esperti, gran parte del pericolo rimane “sommerso”: riguarda soprattutto immobili privati, case di campagna, fienili, tettoie e capannoni agricoli abbandonati che non sono mai stati ufficialmente censiti.
Nel 2023, uno studio condotto da Legambiente Lazio ha evidenziato come oltre il 40% degli edifici industriali dismessi in provincia di Frosinone presenti tracce di eternit, spesso in condizioni di degrado e in molti casi mai segnalate alle autorità competenti. Il report ha messo in luce anche la presenza di amianto in aree rurali montane, dove vecchie stalle, depositi agricoli e magazzini mostrano coperture in fibrocemento ammalorato, che con l’esposizione agli agenti atmosferici tende a sfaldarsi e rilasciare fibre nocive. La situazione è resa più critica dalla difficoltà di controllo e monitoraggio in zone isolate e dalla scarsità di denunce volontarie da parte dei proprietari.
La bonifica: obblighi, rischi e opportunità
Per chi sta valutando un intervento di rimozione dell’amianto in provincia, esistono soluzioni professionali che garantiscono sicurezza, legalità e rapidità. Una delle risorse più affidabili in zona è Smaltimento Eternit Frosinone, un servizio specializzato nella bonifica di tetti, capannoni e coperture in eternit, con esperienza consolidata e certificazioni ambientali.
Secondo il D.Lgs. 81/2008, i proprietari di edifici contenenti amianto sono obbligati a effettuare una valutazione dello stato di conservazione e, in caso di rischio, procedere con la rimozione o l’incapsulamento.
Il processo di smaltimento è delicato e richiede:
- sopralluogo tecnico con rilievo del degrado;
- redazione di un piano di lavoro da inviare alla ASL;
- bonifica da parte di ditte iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali;
- smaltimento in discariche autorizzate.
Non è mai consigliabile agire da soli o contattare imprese non autorizzate: il rischio di contaminazione è elevatissimo e le sanzioni per chi smaltisce in modo illecito sono molto severe.
Incentivi per lo smaltimento amianto a Frosinone
Negli ultimi anni sono stati attivati incentivi a livello regionale e nazionale per promuovere la bonifica dell’amianto. Tra i principali:
- il Bonus amianto INAIL per imprese e capannoni: si tratta di un contributo a fondo perduto rivolto alle aziende che rimuovono l’amianto dai propri stabilimenti e investono in soluzioni più sicure. Il bando INAIL finanzia una parte consistente dei costi di bonifica, spesso fino al 65%, favorendo la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro;
- le detrazioni fiscali previste dall’Ecobonus e dal Superbonus 110% (se integrato a lavori di efficientamento): qualora la rimozione dell’amianto rientri in un intervento più ampio di riqualificazione energetica (es. rifacimento del tetto con isolamento e contestuale bonifica da amianto), è consigliabile anche valutare un intervento di sanificazione o disinfestazione ambientale, soprattutto in edifici inutilizzati da anni. In questi casi si possono verificare infestazioni da roditori, insetti o piccioni annidati nei sottotetti e nelle intercapedini. Per questo tipo di esigenze è possibile rivolgersi a geometra.roma.it, un punto di riferimento per valutazioni tecniche integrate e servizi ambientali coordinati. rifacimento del tetto con isolamento), è possibile accedere a importanti detrazioni fiscali spalmabili in più anni;
- bandi comunali o provinciali con contributi a fondo perduto: diversi Comuni della provincia di Frosinone, in collaborazione con la Regione Lazio, promuovono periodicamente bandi per incentivare la bonifica di piccole quantità di amianto in ambito residenziale, agricolo o artigianale, coprendo parte dei costi di smaltimento e trasporto.
Per accedere agli incentivi è fondamentale rivolgersi a tecnici esperti che conoscano le procedure di segnalazione e le tempistiche burocratiche.
Soluzioni professionali per una bonifica sicura
Grazie all’intervento di aziende specializzate è possibile oggi pianificare e realizzare interventi mirati anche in contesti complessi, come centri storici o edifici vincolati dalla Soprintendenza.
Gli interventi di smaltimento eternit Frosinone mirati consentono oggi di eliminare i materiali pericolosi anche in contesti storici o urbani sensibili, garantendo sicurezza, legalità e rispetto per l’ambiente. Ogni operazione viene svolta con mezzi certificati, tecnici qualificati e secondo le normative più aggiornate in materia di salute pubblica e tutela ambientale.
Conclusione
La presenza di amianto nei tetti e nelle strutture edilizie di Frosinone rappresenta un rischio reale ma anche un’opportunità per migliorare la qualità dell’abitare e tutelare la salute collettiva. Intervenire con una bonifica professionale significa prevenire problemi gravi e valorizzare il patrimonio immobiliare locale. Agire oggi è un investimento per il futuro.
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