La State Bank of India (SBI) si dice fiduciosa che la crescita dei prestiti alle imprese possa accelerare fino a raggiungere una percentuale a doppia cifra, nonostante le recenti turbolenze legate ai dazi imposti dagli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il presidente della banca, CS Setty, venerdì, dopo che i profitti derivanti dall’attività di tesoreria hanno permesso al principale istituto bancario del Paese di superare le aspettative sugli utili.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il 6 agosto ha imposto un ulteriore dazio del 25% sui prodotti indiani come punizione per gli acquisti di petrolio russo da parte di Delhi. Questo ha portato il totale dei dazi sulle esportazioni indiane al 50%, uno dei livelli più alti tra i partner commerciali degli Stati Uniti.
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Sebbene l’impatto diretto sui conti di SBI derivante dai dazi statunitensi sia limitato, l’incertezza generata da queste misure potrebbe rallentare le attività delle imprese, ritardando le decisioni di investimento, ha spiegato Setty ai giornalisti.
Le aziende con rating migliore nella terza economia asiatica stanno affluendo verso il mercato delle obbligazioni societarie, dove spesso possono ottenere finanziamenti a tassi d’interesse più vantaggiosi, rappresentando così una sfida per le banche tradizionali.
«Quando osserviamo la pipeline delle nostre erogazioni, abbiamo la certezza che una crescita aziendale del 10% sia sicuramente possibile quest’anno», ha affermato Setty.
Contributi e agevolazioni
per le imprese
I prestiti alle imprese rappresentano un terzo del portafoglio prestiti domestico totale di SBI e sono cresciuti del 5,7% rispetto all’anno precedente nel trimestre conclusosi a giugno.
In giornata, la banca statale ha comunicato un utile netto di 191,60 miliardi di rupie (circa 2,2 miliardi di dollari) per il trimestre, trainato da un quasi triplicarsi dei profitti di tesoreria e dalla riduzione delle spese.
L’utile è aumentato del 12% rispetto all’anno precedente e ha superato la stima media degli analisti di 175,52 miliardi di rupie, secondo i dati raccolti da LSEG.
Il margine di interesse netto di SBI, ovvero la differenza tra gli interessi incassati sui prestiti e quelli pagati sui depositi, è diminuito dello 0,1% su base annua a 410,72 miliardi di rupie.
Le spese operative sono cresciute dell’8% su base annua, ma sono diminuite del 22% rispetto ai tre mesi precedenti.
Il margine di interesse netto domestico della banca è sceso al 3,02% nel trimestre, rispetto al 3,22% dei tre mesi precedenti e al 3,35% di un anno fa.
La Reserve Bank of India ha mantenuto invariato il tasso repo di riferimento questa settimana, dopo averlo ridotto di 100 punti base da febbraio.
In un contesto di tassi d’interesse in calo, le banche in genere trasferiscono i tagli dei tassi ai mutuatari, ma i tassi sui depositi diminuiscono con un certo ritardo, comprimendo così i margini.
Finanziamenti personali e aziendali
Prestiti immediati
Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale dei prestiti di SBI è leggermente aumentato all’1,83% rispetto all’1,82% del trimestre precedente, ma è migliorato rispetto al 2,21% di un anno fa.
($1 = 87,6975 rupie indiane)
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