Da Regione 5,5 mln per aprire negozi di alimentari nei piccoli Comuni e frazioni


MILANO – Un bando dedicato ai piccoli comuni e frazioni per favorire l’avvio di attività commerciali ad dettaglio di prodotti alimentari e generi di prima necessità.
E’ quello che è stato deliberato dalla Giunta Regionale per aiutare i piccoli comuni lombardi con popolazione pari o inferiore a 3.000 abitanti e le frazioni di tutti i Comuni della Lombardia ad evitare lo spopolamento e l’abbandono da parte dei residenti.
L’agevolazione consiste nella concessione di risorse a fondo perduto in conto capitale fino all’80% della spesa ritenuta ammissibile. Il contributo non potrà superare il limite massimo di 40.000 euro.
I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di 3.000 euro. Può essere ammessa al contributo una sola domanda per ciascun piccolo Comune e Frazione sprovvisti da almeno sei mesi di attività di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e generi di prima necessità.

CHI PUÒ PARTECIPARE
Coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:
– hanno aperto una nuova impresa (sede legale e operativa) dal 1° gennaio 2025;
– hanno aperto una nuova unità locale (sede operativa) dal 1° gennaio 2025.
La nuova impresa / unità locale deve esercitare un’attività prevalente di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti alimentari e generi di prima necessità in uno dei piccoli Comuni e nelle frazioni di tutti i Comuni della Lombardia, che ne erano sprovvisti da almeno sei mesi.
I codici ATECO ammissibili sono elencati nella deliberazione di Giunta regionale di approvazione dei criteri della misura “Nuova Impresa – Piccoli Comuni e Frazioni”.
Le imprese devono essere iscritte al Registro delle imprese e risultare attive.

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DOTAZIONE FINANZIARIA
Le risorse complessivamente stanziate per l’iniziativa ammontano a € 5.560.000,00 a carico di Regione Lombardia.

CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE
L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto in conto capitale a parziale copertura delle spese sostenute (al netto di IVA).
L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa composto da spese in conto capitale e da spese di parte corrente, ma queste ultime non potranno superare il 20% del costo totale del progetto. I progetti dovranno prevedere un investimento minimo di € 3.000,00.
Possono essere presentate anche domande di contributo che prevedano esclusivamente spese in conto capitale.
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 80% della spesa ritenuta ammissibile e comunque detto contributo non potrà superare il limite massimo di € 40.000,00.
L’agevolazione è da imputare specificamente a copertura delle spese in conto capitale e non può pertanto essere superiore all’importo di quest’ultime.
In attuazione della l.r. 8/2013 le risorse non possono essere erogate alle imprese che detengono a qualsiasi titolo apparecchi per il gioco d’azzardo lecito.

COME PARTECIPARE
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma regionale “Bandi e Servizi”.
L’assegnazione del contributo avverrà con procedura “a sportello” secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse a disposizione. L’apertura è prevista a settembre.

“Come Regione – evidenzia l’assessore allo sviluppo economico Guido Guidesi – vogliamo garantire un supporto concreto a chi intende fare impresa nei piccoli paesi. L’obiettivo è assicurare servizi di prossimità ai cittadini, partendo dai negozi di alimentari, per arginare la desertificazione commerciale, correlata ai fenomeni di spopolamento”.

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“I negozi di alimentari – sottolinea l’assessore regionale agli Enti Locali Massimo Sertori – rivestono un ruolo fondamentale in particolare nei Comuni montani. Agevolarne l’apertura, laddove si registra l’assenza di questa attività commerciale, significa contribuire a migliorare la qualità della vita dei residenti, con ricadute positive anche sull’attrattività turistica e dunque sulle conseguenti opportunità di ripopolamento”.

 

 





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