Il ruolo del Demanio
«Il temporary use è un’occasione per far conoscere il bene al mercato, far rivivere anche se temporaneamente, spazi significativi per le città e far partecipare la cittadinanza al processo di rigenerazione culturale del territorio, allontanando l’idea del disuso che viene accompagnata dal degrado», sottolinea dal Verme. È il caso delle iniziative di apertura di spazi come Palazzo Fondi, a Napoli, della Caserma Pepe al Lido di Venezia, dell’ex Convento dei Crociferi a Palermo.
«Quest’anno – continua dal Verme –oltre all’ex Caserma di Ascoli Piceno, sono stati inaugurati gli usi temporanei dell’ex Chiesa di S. Anna a Venezia, l’ex Convento di S. Vito ad Agrigento, a settembre, ci sarà la sottoscrizione della concessione temporanea dell’ex Caserma Boldrini a Bologna. Altri 11 immobili sono stati messi a gara. A Bari, la Caserma Magrone e l’ Ospedale Bonomo, bellissimi ex compendi militari; ad Ancona, il Parco del Cardeto, famoso per la bellezza paesaggistica che si apre sul Conero e sulla città antica, abbandonato da anni; a Cortina d’Ampezzo tre ex caselli ferroviari; il convento di San Domenico, a Sciacca (Ag), e in provincia di Reggio Calabria, ad Ardore, un edificio ottocentesco, l’ex casa del Fascio».
Aggiunge dal Verme: «Le proposte devono creare luoghi di relazioni, di aggregazione e di cultura. Il progetto di rifunzionalizzazione – prosegue – sarà valutato in base a elementi misurabili come la massima apertura alla collettività, la coerenza con il contesto, il rispetto della qualità architettonica e paesaggistica». A supporto di questo approccio, l’Agenzia promuove lo strumento di pianificazione integrata con i territori tramite i Piani Città degli Immobili Pubblici, proprio per favorire il dibattito con gli stakeholder locali.
Le strategie delle amministrazioni
A BARI
Rinascono caserme e fronte mare
A maggio il Comune di Bari ha approvato la delibera che definisce i criteri e gli indirizzi attuativi per agevolare l’utilizzo temporaneo di immobili o aree pubbliche o private per fini di interesse pubblico o generale correlate agli obiettivi urbanistici, socio-economici e ambientali dell’amministrazione. Come avverrà per l’ex caserma Magrone e l’ex ospedale Bonomo, dell’agenzia del Demanio, inseriti nel Piano città degli immobili pubblici. Inoltre Bari ha concesso in gestione per 12 anni 6 locali demaniali fronte mare per creare una Casa del Mare nel quartiere San Girolamo: realizzati in materiali eco, ospiteranno aree food, una scuola surf e altre attività sociali e, aggregative. Da tempo, attraverso la policy Rigenerazioni Creative, il Comune offre risorse a reti civiche per far rivivere aree urbane in stato di abbandono. Fra gli esempi, l’area dell’ex Caserma Rossani è stata trasformata con eventi culturali, installazioni, orti collettivi e spazi per attività sportive. E anche fra i quartieri San Pasquale e Mungivacca, una rete di associazioni ha ottenuto fondi per realizzare Parco Campagneros, un orto urbano che ospita anche attività culturali e ricreative.
A TORINO
Fucine di cultura e inclusione
A Torino, il Regolamento comunale 397 prevede affidamenti temporanei fino a sei mesi per progetti di interesse pubblico, come nel caso dei Graphic Days 2025 presso Vitali Park, in via Orvieto 19. Parallelamente, una procedura semplificata consente utilizzi temporanei anche di immobili privati. Esempi concreti sono il progetto dell’associazione Flashback, che ha ottenuto in comodato l’uso gratuito un edificio in Corso Lanza 75, di proprietà del Fondo Investimenti per la Valorizzazione gestito da Cdp Immobiliare, per ospitare un programma culturale convenzionato con la città. O il centro sportivo tra via Cigna e via Cervino, che sorgerà su un fabbricato dismesso dal 2016 di proprietà privata, grazie a un progetto di uso temporaneo promosso da Orange Torino. Importanti sono inoltre le sperimentazioni in spazi come il Castello di Lucento, che dopo 15 anni di abbandono nel 2024 è tornato a ospitare attività educative, sociali e di inserimento lavorativo nel settore della ristorazione, e l’Ecocentro Amiat, che diventerà un presidio per la raccolta differenziata e l’informazione ambientale.
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