Una recente modifica ha cambiato tutto: dichiarare in modo strategico ora è consentito e può farti risparmiare centinaia di euro.
Il ticket sanitario è una quota sulla spesa per le prestazioni sanitarie. Lo si applica per visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci, a carico del cittadino. Il ticket contribuisce al finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, per disincentivare un uso improprio dei servizi. Alcune categorie di cittadini sono esenti.
L’ammontare del ticket cambia a seconda della regione e del tipo di prestazione. Per una visita specialistica, il costo può oscillare da pochi euro a diverse decine. Per gli esami di laboratorio, la spesa dipende dalla quantità e dalla specificità delle analisi richieste. I costi sono fissati a livello regionale.
Esistono categorie per l’esenzione dal pagamento del ticket. Rientrano gli individui con particolari condizioni di reddito, patologie croniche o invalidità. L’esenzione totale o parziale garantisce l’accesso alle cure per chi si trova in condizioni di difficoltà economica o di salute.
La gestione del ticket e delle esenzioni è difficile. La legge interviene per cercare di dare accesso alle cure mediche a tutti nonostante le condizioni di merito, ma cosa si rischia a dichiarare il falso per non pagare? Scoprilo ora!
La carenza di medici
La carenza di medici e di specialisti è una criticità nel sistema sanitario. La mancanza di personale qualificato si avverte in settori e regioni, così si creano liste di attesa più lunghe e difficoltà nell’accesso a determinate prestazioni.
Poco personale medico potrebbe comportare un aumento dei costi per la salute per i cittadini. L’offerta limitata di servizi pubblici potrebbe spingere gli individui a rivolgersi a strutture private. Le convenzioni tra pubblico e privato possono aiutare, ma quali sono i rischi per chi dichiara il falso?
Il video
In un video pubblicato il 2 febbraio 2025 come post sul profilo @angelogrecoofficial su Instagram, Angelo Greco rivela: “Gli italiani sono un grande popolo costretto a vivere in Italia. La cosa più recente è che dichiarare un reddito falso per ottenere l’esenzione dal ticket non è reato“. L’esperto prosegue: “A ciò siamo arrivati nel Paese che naviga nell’illegalità fino alla cintura, così che non si riesce a capire se la regola è la legalità o appunto l’illegalità“.
Greco continua: “Secondo la Cassazione, in astratto dichiarare falsamente il proprio reddito solo per non pagare il ticket, integra il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato“. L’esperto conclude: “Ma attenzione, il reato scatta solo se il vantaggio economico ottenuto dal colpevole è di almeno €4000“.
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