In prospettiva della sospensione feriale di agosto (in atto) l’Agenzia delle entrate ha provveduto a concentrare nel mese di luglio, in particolare nell’ultima settimana, l’invio di comunicazioni ed avvisi bonari. Il modo d’azione dell’Agenzia (assolutamente criticabile) si era già concretizzato nel 2024; quest’anno ha riguardato comunicazioni di irregolarità per i modelli dichiarativi 2023 (anno d’imposta 2022), anche per la conferma di crediti, e avvisi per la liquidazione della tassazione separata sul Tfr erogato nell’anno 2021. L’invio massivo di queste comunicazioni mira a raggirare gli effetti la disposizione attiva dal 2024, contenuta all’articolo 10 del decreto legislativo 1/2024, che ha disposto l’inibizione per l’AF di inviare nei mesi di agosto e dicembre quattro tipi di atti: le comunicazioni degli esiti dei controlli automatizzati sulle imposte sui redditi ed iva, le comunicazioni degli esiti dei controlli formali, gli avvisi con gli siti della liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata ed anche gli inviti all’adempimento di cui all’articolo 1, comma 412, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (lettere di compliance). Questo “strano” modo di agire ha reso vano l’intento della normativa di liberare dal peso gestionale di questi avvisi i contribuenti nel mese di agosto ed anche quello di alleggerire il lavoro degli studi professionali alle prese il calcolo delle imposizioni da Redditi.
01 agosto 2025
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