Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha ufficializzato, con un decreto pubblicato lo scorso 25 luglio, l’elenco delle agevolazioni che non saranno più accessibili alle imprese inadempienti all’obbligo di stipula delle polizze assicurative contro eventi catastrofali.
La Legge di Bilancio 2024 (art. 1, commi 101 ss., L. 213/2023), ha introdotto l’obbligo per le imprese iscritte al Registro delle imprese – aventi beni materiali iscritti in bilancio (terreni, fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature) – di assicurarsi contro calamità naturali quali terremoti, alluvioni, frane ed esondazioni. Le scadenze per l’adeguamento sono: 1° ottobre 2025 per le medie imprese, 31 dicembre per le piccole e micro, mentre per le grandi imprese il termine è già decorso (31 marzo) e le sanzioni sono in vigore dal 30 giugno.
Il mancato rispetto di tale obbligo comporterà, tra l’altro, l’esclusione dai finanziamenti “Smart&Start”, dal Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali, dalle agevolazioni per imprese sociali e cooperative, e dai mini contratti di sviluppo per il Sud. Il decreto prevede che la verifica del rispetto dell’obbligo assicurativo debba essere effettuata sia in fase di domanda che al momento dell’erogazione dell’agevolazione.
Per le misure che prevedono investimenti nel capitale di rischio, le verifiche verranno effettuate dal soggetto gestore al momento del perfezionamento dell’operazione di investimento nell’impresa, in caso di investimento diretto, mentre in caso di investimento indiretto, le modalità di verifica saranno definite da appositi atti di indirizzo adottati dal soggetto gestore.
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