Unicredit e la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità lanciano un piano per formare le Pmi venete sulla filiera dell’idrogeno, puntando a fare del Veneto un modello di innovazione e sostenibilità
Promuovere l’idrogeno come leva di sostenibilità e rilancio industriale, questo è l’obiettivo dell’accordo siglato tra la Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità (Vsf) e Unicredit. La partnership punta a trasformare il Veneto in un laboratorio avanzato per la transizione ecologica, partendo dalla formazione delle piccole e medie imprese locali. Al centro dell’intesa, un piano d’azione con incontri, seminari e corsi rivolti alle Pmi, pensati per diffondere le competenze su tutta la filiera dell’idrogeno, dalla produzione al trasporto, fino allo stoccaggio e agli impieghi industriali e civili.
L’accordo si inserisce nel più ampio progetto della cosiddetta H2 Valley di Porto Marghera, uno dei nove ambiti strategici su cui la Fondazione sta lavorando per rigenerare l’area industriale attraverso un polo tecnologico dedicato all’idrogeno. L’obiettivo è duplice: favorire lo sviluppo di tecnologie pulite e creare un modello replicabile di sviluppo sostenibile, capace di generare impatti economici e ambientali concreti sul territorio.
Un piano aperto alle imprese
L’intesa tra Vsf e Unicredit prevede la definizione di un piano operativo da lanciare in autunno e concepito come iniziativa “aperta”. Oltre alle due realtà promotrici, l’invito è esteso a enti pubblici, imprese e organizzazioni interessate a contribuire allo sviluppo di un ecosistema innovativo. L’obiettivo è costruire una rete in grado di accelerare la diffusione delle tecnologie legate all’idrogeno e, allo stesso tempo, rafforzare il tessuto economico locale attraverso la formazione e il trasferimento di competenze.
Per Unicredit, l’accordo rappresenta una continuità con l’impegno avviato nel 2021 con l’ingresso nella European Clean Hydrogen Alliance, promossa dalla Commissione europea per favorire lo sviluppo e la diffusione di tecnologie per la produzione di idrogeno pulito. L’iniziativa con Vsf rientra quindi in una visione strategica più ampia, che vede la banca impegnata a livello europeo nel supporto alla transizione energetica.
“Siamo orgogliosi di annunciare oggi questo accordo con UniCredit, che punta a rafforzare la dimensione formativa e innovativa del nostro partenariato su una tecnologia chiave per la transizione ecologica e la decarbonizzazione del sistema produttivo, quale è l’idrogeno”, ha dichiarato Renato Brunetta, Presidente di Vsf. “Per la loro capacità di attirare e ispirare progetti ad alto tasso di innovazione, Venezia e il Veneto si configurano come laboratori di sperimentazione sulle tecnologie che condurranno il mondo verso un nuovo paradigma di sostenibilità: per questo la nostra Fondazione, assieme ai soci e alle istituzioni del territorio, si impegna concretamente ad accompagnare questo processo”.
“La partnership con Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, di cui siamo già soci co fondatori, oggi si amplia ulteriormente. La collaborazione a sostegno della filiera dell’idrogeno risponde a una comune sensibilità su diversi temi non più procrastinabili: l’adozione di modelli produttivi sostenibili che favoriscano la transizione ecologica, la promozione di una filiera tecnologicamente avanzata con benefici per tutto l’ecosistema economico e, soprattutto, l’attivazione di politiche concrete di attrazione e promozione di questo meraviglioso territorio” ha commentato Francesco Iannella, Regional Manager Nord Est di Unicredit.
Venezia laboratorio di sostenibilità
La Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, nata nel 2022 con il patrocinio del Governo italiano, si propone di costruire un nuovo modello di equilibrio tra sviluppo, ambiente e qualità della vita nel territorio veneziano. Il progetto coinvolge istituzioni pubbliche, università, enti culturali e grandi aziende, con l’obiettivo di trasformare Venezia e il Veneto in un punto di riferimento europeo per la sostenibilità.
Con oltre 50 soci tra fondatori, co-fondatori e sostenitori – tra cui la Regione del Veneto, il Comune di Venezia, Enel, Eni, Snam, Microsoft, TIM, Poste Italiane e la stessa UniCredit – la Fondazione punta a mettere in rete competenze, risorse e visione per affrontare le grandi sfide ambientali e industriali del futuro. L’idrogeno è uno degli ambiti prioritari su cui si sta investendo, non solo per decarbonizzare i processi industriali ma anche per attrarre innovazione, investimenti e nuove opportunità occupazionali nel territorio.
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