Il presidente Berni commenta il pacchetto di misure presentato da Lollobrigida. Attenzione alle aziende medio-piccole che operano nelle aree interne

Le risorse annunciate da Lollobrigida con il piano “ColtivaItalia” sono essenziali per sostenere le imprese agricole in uno dei momenti più difficili per il comparto. Auspichiamo, però, che il miliardo stanziato dal ministro trovi in Parlamento un iter veloce di approvazione che trasformi i finanziamenti in strumenti concreti ed efficaci, a supporto di molte produzioni del Centro Sud, come grano, zootecnia e olivicoltura. Così, il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani della Toscana, Valentino Berni i, commenta il pacchetto “per il consolidamento e lo sviluppo del settore”, collegato agricolo alla finanziaria 2026, approvato ieri dal Cdm.

“In particolare – continua Berni – apprezziamo le risorse consistenti riservate a molte filiere produttive del Centro (e anche Sud) in sofferenza. Inoltre, consideriamo molto importanti anche i fondi dedicati al ricambio generazionale e all’imprenditoria femminile, agevolando l’accesso alla terra e il recupero dei terreni abbandonati, anche in un’ottica di contrasto al dissesto idrogeologico e di freno allo spopolamento delle aree interne. Così come – aggunge- restano cruciali gli investimenti per la ricerca e la digitalizzazione del comparto, in risposta alla sempre maggiore urgenza di soluzioni innovative per fronteggiare la crisi climatica”.

Microcredito

per le aziende

 

“Iniziativa importante – conclude Berni – ma che va calibrata anche per le medio-piccole aziende, che sono la base del tessuto socio-economico delle aree interne rurali. Misure ed interventi che siano accessibili a tutte le tipologie e dimensioni di impresa: ad esempio nei recenti bandi di filiera per accedere, bisognava fare un investimento minimo di 500mila euro, con il risultato che pochissime aziende toscane hanno potuto partecipare rispetto ai potenziali interessati. Tutti aspetti che  valuteremo approfondendo l’articolato del provvedimento”.