Bankitalia, banche allentano criteri su prestiti a imprese e mutui – Economia e Finanza


(Teleborsa) – Nel secondo trimestre dell’anno i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono stati lievemente allentati per effetto della maggiore pressione concorrenziale. I termini e le condizioni generali applicati ai finanziamenti alle imprese sono stati resi più favorevoli mediante una riduzione dei tassi di interesse praticati, anche a seguito dei minori margini applicati dalle banche sui prestiti meno rischiosi. Secondo la valutazione delle banche, l’incertezza globale e le tensioni commerciali ad essa associate non hanno avuto effetti significativi sulle politiche di offerta. I criteri di offerta sui prestiti alle famiglie sono rimasti invariati per quelli finalizzati all’acquisto di abitazioni, mentre sono stati irrigiditi per il credito al consumo. Per tali finanziamenti sono stati resi più stringenti anche i termini e le condizioni generali, a fronte di un allentamento per i mutui. Nel trimestre in corso i criteri di offerta rimarrebbero invariati sia per il credito alle imprese sia per quello alle famiglie. E’ quanto emerge dall’indagine Bankitalia sul credito bancario nell’area dell’euro nella sezione dedicata ai principali risultati per le banche italiane.

La domanda di finanziamenti delle imprese è aumentata, prevalentemente a seguito della riduzione dei tassi di interesse. Sull’incremento, che ha riguardato principalmente le aziende di grandi dimensioni, hanno inciso le maggiori necessità per investimenti fissi, per scorte e capitale circolante e per il rifinanziamento del debito. La richiesta di prestiti da parte delle famiglie è lievemente aumentata per i mutui ed è rimasta invariata per il credito al consumo. Nel trimestre in corso la domanda di finanziamenti delle imprese e delle famiglie rimarrebbe sostanzialmente stabile.
Le condizioni di accesso al finanziamento delle banche sono migliorate, principalmente con riferimento ai depositi a breve termine e ai titoli di debito a medio-lungo termine. Nel trimestre in corso le condizioni di accesso alla raccolta registrerebbero variazioni contenute.

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La quota di crediti deteriorati e gli altri indicatori della qualità del credito hanno esercitato un effetto restrittivo solo sulle politiche di offerta del credito al consumo. Per il trimestre in corso, su tali tipologie di prestiti le banche si attendono un impatto
accomodante.

Nel primo semestre del 2025 gli intermediari hanno segnalato un allentamento dei criteri di offerta per il settore dei servizi. Nel semestre in corso, le banche si attendono di mantenere i criteri invariati.

Nei dodici mesi terminanti in giugno i cambiamenti climatici hanno contribuito all’allentamento delle politiche di offerta e all’aumento della domanda per i prestiti erogati alle imprese green e a quelle in transizione; per le imprese brown, è stato segnalato un effetto negativo sui criteri di concessione e sulla richiesta di finanziamenti. Gli intermediari hanno anche segnalato un effetto positivo sulle politiche di offerta e sulla domanda di mutui per gli edifici ad alta e media prestazione energetica. Nei prossimi dodici mesi le banche si attendono andamenti simili.

Nel primo semestre dell’anno la variazione della liquidità in eccesso detenuta dalle banche presso l’Eurosistema non avrebbe influenzato i criteri di offerta e i volumi erogati. Anche nel semestre in corso, le banche non si attendono effetti significativi.

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