la scommessa (vinta) di Roberto e Salvatore


Grandi sacrifici alla base del progetto di consulenza. Uno ha fatto anche il cameriere, l’altro ha lasciato un posto “fisso” a Bolzano: “In Sicilia si può fare tanto”

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.

 

MESSINA – Un’idea nata durante gli studi, come spesso accade tra colleghi universitari, poi realizzata con tanti sacrifici e senza mai dimenticare da dove si è partiti. È la storia della società Ransomtax, fondata da Salvatore Lo Bue e Roberto Triolo, giovani siciliani con storie personali diverse ma accomunati dalla voglia di fare bene, anche in Sicilia. E così hanno deciso di lanciare nel 2018 la loro società di consulenza per aziende e dopo sette anni festeggiano quasi 2 milioni di fatturato e un utile di oltre 1 milione, dopo un 2024 da record e una crescita costante che ormai dura da tempo, nonostante la pandemia Covid e anni complicati per tutto il mondo.

Roberto: “Studiavo e lavoravo”

Ma com’è nato tutto? “La società è nata sui banchi dell’università – ha spiegato Roberto -. Durante quei tempi io lavoravo. Ho fatto vari lavoretti, tanto il cameriere negli alberghi quanto altro, ma più come esperienza per formarmi oltre che per guadagnare qualcosa. Ho imparato il modo di stare al mondo, in un posto di lavoro. Poi è arrivato il tempo della pratica professionale che ho svolto presso lo studio del dottor Francesco La Fauci, sempre a Messina, consolidando l’amicizia con Salvatore durante gli studi per sostenere l’abilitazione alla professione di commercialisti. Entrambi eravamo animati da una cosa in comune: quella di voler fare qualcosa di autonomo, senza vivere alle dipendenze di nessuno. Da questo intento comune e dai sacrifici fatti insieme è nata l’idea dell’azienda. Avevamo chiari gli obiettivi da raggiungere, ma non sapevamo quanto sarebbe stato difficile”.

Salvatore: “Ho lasciato il posto sicuro a Bolzano”

Diversa l’esperienza di Salvatore: “Già nel periodo universitario ero indirizzato verso la carriera accademica. Mi sarebbe piaciuto fare il docente, allora. Ho fatto il dottorato e l’assistente alla cattedra di Contabilità e Bilancio del professore Del Pozzo a Messina. Dopo quasi cinque anni mi sono reso conto che non fosse la strada giusta per me. Avevo dubbi su questo percorso, che in Italia e soprattutto alle nostre latitudini è complessa. Preso da una crisi sia personale sia economica mi sono candidato per alcune posizioni lavorative che mi hanno portato a lavorare per una società a Bolzano. Lì ho iniziato a lavorare e sono entrato in contatto anche con aziende del sud e agevolazioni come il Bonus Mezzogiorno. Col tempo è tornata l’idea nata con Roberto, con cui ci confrontavamo spesso. Abbiamo deciso di lanciare Ransomtax nel 2018, convinti che potesse riuscirci. Tanto che io ho lasciato una posizione ben retribuita e con prospettive di avanzamento di carriera”.

Salvatore: “Mi hanno preso per pazzo”

“Ricordo ancora la riunione in cui ho dato le dimissioni – ha proseguito Salvatore -. Il mio ex capo mi ha preso per pazzo: ma come, da Bolzano torni a Messina? Tra l’altro in un momento in cui mi era stato prospettato l’ingresso nel cda di una nuova società. Invece sono tornato a casa. Mi ha spinto l’amore per la mia terra ma anche la convinzione che il nostro fosse un progetto giusto. Molte persone ci hanno detto di tutto, che fossimo quasi ‘montati’, ma i fatti ci hanno dato ragione. Siamo riusciti a portare una visione di finanza agevolata con un approccio diverso rispetto a quello che avevano in precedenza le aziende siciliane. Abbiamo lavorato molto per tentare di far rimanere il reddito nella nostra Regione e abbiamo cercato di portare questa nuova visione del servizio, con un approccio teso a costruire rapporti fiduciari con le imprese. Le aziende non sono solo numeri per noi”.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

La scommessa di Salvatore e Roberto

Un salto nel buio? Una scommessa? O un’opportunità da cogliere? “È stata una scelta coraggiosa sicuramente, perché quando apri partita Iva non è mai una cosa semplicissima. Ci voleva coraggio. Sapevamo di doverci confrontare con player sul mercato già da decenni. Ma la mia visione personale è che più fai, più sbagli, più hai la possibilità di avere successo. Bisogna fare tesoro degli errori per lavorare sempre meglio, raffinando i propri servizi. Se un imprenditore ti sceglie – ha proseguito Salvatore – lo fa perché nel tuo prodotto vede le proprie esigenze soddisfatte”.

Parole riprese poi da Roberto: “Credevamo nelle nostre competenze e capacità, ma anche convinti che non sia importante da dove vieni per riuscire a fare. Ci sono ancora tanti luoghi comuni, ma la cosa importante è cosa sai e cosa puoi dare. Abbiamo tradotto questi aspetti in un progetto che è partito da un tavolino in via La Farina e diventato una sede fisica reale e una struttura importante che conta un team di oltre 50 risorse tra dipendenti e collaboratori. All’inizio abbiamo puntato su altri colleghi universitari, basandoci sui rapporti anche di amicizia che avevamo. Quando abbiamo iniziato a studiare tutto e a condividerlo con chi poteva darci una mano in tanti ci hanno dato una pacca sulla spalla e puntato sul nostro fallimento”.

Roberto: “S. Teresa il nostro cuore pulsante”

Roberto ha continuato: “Ci siamo sempre spalleggiati. Ci sono stati momenti se non di sconforto ma complicati. Specialmente in un mercato come quello della finanza agevolata fatto di alti e bassi a causa dell’alternanza di leggi e governi. Il nostro progetto fin dall’inizio ha puntato non soltanto all’azienda del territorio, ma a protocolli e sistemi presenti in tutta Italia. Da quando abbiamo dato il via a Ransomtax non abbiamo mai lasciato la nostra terra. Santa Teresa di Riva è il nostro cuore pulsante. Magari al nord con gli stessi sforzi avremmo avuto altri risultati, anche per un fatto prettamente statistico. Probabilmente sarebbe stato più facile, ma io credo che si possa fare azienda, nell’ambito dei servizi, da qualsiasi parte. Alcuni settori hanno bisogno della presenza ma chi fa consulenza può farlo da qualsiasi parte”.

La crescita di Ransomtax fino all’anno record

Dal 2018 in poi, fino al 2025 e con un fatturato record nel 2024, Ransomtax è poi cresciuta in maniera “costante, anno dopo anno. Il 2024 è stato l’anno record, perché abbiamo quasi raddoppiato il nostro fatturato e creato un utile importante. Ma bisogna sottolineare come in relazione agli altri competitor siamo tra le prime aziende in Italia per Ebitda, cioè per marginalità (è un indicatore di redditività delle aziende che misura il profitto al netto di interessi, tasse, ammortamenti e svalutazioni, acronimo di Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization, ndr). Il margine è importante perché puoi fatturare anche tanti milioni, ma l’Ebitda è ciò intorno a cui girano le aziende. Siamo contenti, stiamo mantenendo una crescita costante e stiamo ragionando su una possibile diversificazione dei servizi per consolidare quanto abbiamo raggiunto. Noi per i valori, nella nostra mission, non tendiamo a focalizzarci esclusivamente sul fatturato. Anzi, non siamo destinati a fare grandissimi numeri da questo punto di vista. Noi vogliamo posizionarci sul mercato in un certo modo. Il risultato raggiunto in questi sette anni è questo”.

Il futuro della società: “Vogliamo crescere e consolidarci”

E il futuro? Il sogno di Salvatore per Ransomtax è “puntare al tetto d’Italia in termini di Ebitda, portare questo progetto siciliano a competere con le grandi d’Italia e sconfiggere quel mito secondo cui in Sicilia non si può fare azienda. Ripenso a quando la mia famiglia mi veniva contro per la scelta di lasciare un posto di lavoro sicuro e ben remunerato. Per loro digerirlo è stata dura. Ma io e Roberto siamo andati avanti anche quando ci sono stati venti sfavorevoli, senza farci condizionare da chi ci diceva che non c’erano aziende, non c’era nulla e non poteva funzionare nulla. Il sogno è far vedere al resto d’Italia che anche la Sicilia può competere, se c’è studio, dedizione, progetto. L’altra sfida è mantenere quanto conquistato nel tempo ed essere meno operativi noi stessi. La società dipende dai noi due, dai due frontman, ma il sogno è che Ransomtax cammini coi suoi piedi”.

Roberto ha aggiunto: “Ho sempre ritenuto che se stanno bene le aziende, sta bene il mondo intorno. L’obiettivo è quello di mettere al centro l’imprenditore, ascoltando i suoi bisogni e facendo l’impossibile per massimizzare i suoi investimenti sfruttando le leve della fiscalità agevolata. Vogliamo far crescere tutte quante le persone che ci hanno portato fino a qua. Non ci possono essere imprenditori soddisfatti senza collaboratori soddisfatti. La nostra passione non ha mai guardato orari, per anni non ha mai guardato sabati, domeniche e notti. Forse ora è arrivato il primo anno in cui stiamo tirando le somme dei nostri tantissimi sacrifici”.

Come sono cambiate la Sicilia e Messina

Ma in questi anni, con in mezzo anche una pandemia, la Sicilia e Messina sono cambiate? “Il Covid è stato un momento centrale in cui anche noi ci siamo posti il problema della continuità dell’azienda. In realtà ritengo che la pandemia sia stata l’elemento che ci ha sbloccati. Finalmente abbiamo abbattuto una logistica che mi portava a fare 100mila km in auto nel 2019 e che ora mi porta a farne solo 7mila, con contatti diversi e senza dover fisicamente recarmi sul posto. Il sistema imprenditoriale ha avuto un grande balzo in avanti, con l’opportunità di sfruttare tante risorse anche qui in Sicilia e in tutto il Meridione. Penso al Bonus Sud, al credito di imposta di Industria 4.0, con quasi il 100% di ristoro degli investimenti. Abbiamo società fantastiche qui in Sicilia, fiori all’occhiello per tutto il mondo, che spesso non si vedono sul territorio e invece spediscono prodotti in tutto il mondo. Anche a Messina ce ne sono e il trend è positivo”.

Il messaggio ai giovani

Infine il messaggio ai giovani: “Voglio dire loro di crederci sempre nelle proprie idee. Devi essere il primo a crederci, se no non funziona. Sull’andare fuori sono convinto che serva. Si impara, ci si confronta, si fanno esperienze in luoghi diversi, magari dove si va un po’ più veloci. Ma se si vuole sviluppare un progetto nella propria terra consiglio sempre di andare, imparare e tornare, lanciandosi senza paura. Se veramente ci credi in una cosa devi insistere. Non ci sono questioni di logistica, di territorio, non è da dove parti ma dove vuoi arrivare. Ransomtax la vedevo sette anni fa com’è adesso. Se ci credi dipende solo da te. Chiaramente c’è da fare un grande sforzo, ma senza sforzi non si ottiene nulla”.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Roberto e Salvatore hanno lanciato poi un altro messaggio: “Per dare un segnale di volontà di investimento sul territorio stiamo trattando per l’acquisto di un immobile per una nuova sede su Messina. Ci consentirà di essere ancora più competitivi e attrarre laureati in tutto il territorio messinese. Non ci siamo dimenticati le nostre radici né da dove siamo partiti”.






Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Carta di credito con fido

Procedura celere