Perché OpenAI è stata arruolata dal Pentagono? Nei governi del futuro ci saranno scienziati e tecnologi visionari?


Notizie dal futuro, la rubrica di Paola Pisano, professore associato di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Torino e già Ministro dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione. Un viaggio attorno al mondo su tecnologia, intelligenza artificiale ed ecosistemi hi-tech

Notizie attorno al mondo, con l’innovazione come denominatore comune. Sono quelle raccolte tutti i mercoledì sui profili social di Paola Pisano, tra questi LinkedIn e Instagram, nel tentativo di comprendere dove ci porterà la tecnologia e qual è il suo ruolo nella vita di istituzioni, aziende e semplici cittadini.

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OpenAI e il contratto con il Pentagono

La Silicon Valley e il Pentagono sono sempre stati legati. OpenAI ha rivelato di aver ottenuto il suo primo contratto con il Pentagono. L’azienda guiderà un programma da 200 milioni di dollari per affrontare sfide critiche sulla sicurezza nazionale sia nei teatri di guerra sia in ambiti operativi e gestionali. Così OpenAI ha costruito un team per la sicurezza nazionale con ex membri dell’amministrazione Biden che hanno, silenziosamente, rimosso un divieto sull’uso delle applicazioni di AI per lo sviluppo di armi. Alla fine del 2024, OpenAI aveva avviato una partnership con Anduril, la mega-startup di tecnologia di difesa specializzata in sistemi autonomi, allineata alla destra Trumpiana.

Potremmo assistere ad una militarizzazione sistematica dell’AI guidata da start up e governi? È facile immaginare i vantaggi dell’AI in questo ambito, ma purtroppo è facile immaginare anche i  rischi. È ormai ben documentato che l’AI a volte produce allucinazioni o prende iniziative imprevedibili. Il sito di informazione israeliano +972 Magazine ha indagato sull’uso dell’AI da parte dell’esercito israeliano nel colpire i leader di Hamas a Gaza, e ha riportato che “migliaia di palestinesi — per lo più donne, bambini o persone non coinvolte nei combattimenti — sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani, soprattutto nelle prime settimane della guerra, a causa delle decisioni prese dal programma di intelligenza artificiale”.

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Il mercato della “low-altitude economy”

Il 20 giugno, ospitato dall’Università di Tokyo, si è svolto un forum focalizzato sulla sicurezza della catena di approvvigionamento dei minerali critici nell’ambito di un’alleanza trilaterale tra Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti.  Se nella catena di approvvigionamento manca solo un materiale, questo potrebbe causare l’interruzione di molte catene di produzione. Lo abbiamo visto recentemente nell’industria automobilistica, dove produttori americani e giapponesi sono stati costretti a interrompere le linee di produzione a causa delle restrizioni cinesi all’export di terre rare. 

Un altro collo di bottiglia riguarda il fatto che componenti e materiali tecnologici vitali siano controllati da un piccolo numero di aziende giapponesi poco conosciute. Per vincere l’instabilità delle catene di approvvigionamento bisognerà sostenere sempre di più produzioni locali e alleanze di sicurezza? Alcuni Stati come la Cina si stanno attrezzando per sostenere nuove forme di produzione. La Cina copre il 70% della la produzione mondiale di droni commerciali. A fine 2023, erano registrati circa 2,2 milioni di droni presso l’Amministrazione per l’Aviazione Civile cinese. L’autorità prevede che il mercato della “low-altitude economy” — cioè attività aeree sotto i 1.000 metri di quota — crescerà di cinque volte, raggiungendo i 3.500 miliardi di yuan entro il 2035. Le prime applicazioni emergono nei settori della logistica e della consegna di cibo e dell’agricoltura e silvicoltura.

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Un governo di tecnologi sarà il futuro?

Il programma chiamato “N°10 Innovation Fellowship for Transformative Government Projects” mira a creare un team di ingegneri, sviluppatori e data scientist per aiutare a ripensare il Governo inglese da zero. Stipendi fino a 200mila sterline l’anno sono offerti ai potenziali candidati, attraverso un processo altamente selettivo pensato per bypassare i funzionari pubblici di carriera, a favore di “talenti tecnici d’élite” provenienti dall’industria e dal mondo accademico. L’obiettivo è trasformare la macchina statale con approcci innovativi, evitando i vincoli della burocrazia classica. I primi borsisti hanno già prodotto modelli AI per la sanità e strumenti di gestione delle crisi in tempo reale. Se la scommessa funziona, il governo del futuro sarà progettato da scienziati e tecnologi visionari. Il programma potrebbe inaugurare un nuovo modello di governance “data-driven”, fondato su AI e logica algoritmica. Questo approccio potrebbe creare un potenziale effetto domino in cui altri Paesi potrebbero copiare l’approccio se il modello britannico avrà successo. Resistenze interne, scarsa integrazione con la pubblica amministrazione tradizionale e  elitismo tecnocratico potrebbero essere i rischi di questo approccio. Ma in gioco c’è la possibilità di reinventare lo Stato come piattaforma, superando il modello burocratico novecentesco.

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Chi è l’aiutante tech dei giardini Eric?

Al Chelsea Flower Show, il “Giardino del Futuro” combina strumenti ad alta tecnologia con materiali locali e colture tradizionali. Avanade Intelligent Garden è una soluzione provvista di sensori che monitorano il flusso linfatico degli alberi, la qualità dell’aria e la salute del suolo che invece di irrigare secondo un programma, irriga solo quando l’umidità del suolo scende sotto un certo livello. Sistemi come Rainpoint’s WiFi Automatic Watering, Gardena Smart Irrigation Control, e Smart Solar Drip Irrigation utilizzano l’AI insieme a dati da sensori e previsioni meteo. Gli ingegneri informatici della Texas A&M University hanno creato un sistema di irrigazione economico chiamato Eric, che utilizza videocamere per stimare le precipitazioni. 

Fino a dove si spingerà la tecnologia per aiutarci nella cura dei nostri giardini? Un’innovazione promettente è il bee vectoring: api allevate trasportano agenti biologici benefici (come funghi o batteri) direttamente alle piante. Il più studiato è il Clonostachys rosea CR-7, un fungo naturale che combatte agenti patogeni come la Botrytis cinerea. Le api sono vettori naturali che possono essere utilizzate per trasportare microrganismi benefici.
Ma anche le piante stanno cambiando: i genetisti stanno applicando tecnologie a mini-cromosomi per migliorare i tratti delle piante senza modificare i geni. Sono in arrivo lavande e piante ornamentali più resistenti alla siccità. Nonostante tutte queste tecnologie, il primo e più importante passo per preparare un giardino al futuro è ancora il più semplice: scegliere piante resistenti alla siccità e adattabili.





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