Aise.it – Agenzia Internazionale Stampa Estero


COSENZA\ aise\ – È entrata nel vivo ieri, 22 giugno, a Cosenza la 34ª convention di Assocamerestero – Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero – che vede la partecipazione di circa 200 delegati provenienti da 63 paesi in rappresentanza delle 86 Camere italiane nel mondo.
Promossa dal Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, la convention è stata inaugurata sabato 21 giugno dal Viceministro Valentino Valentini. Nel pomeriggio di sabato si sono tenute le riunioni d’area (Europa e Mediterraneo, America Latina, NAFTA, Asia, Sud Africa e Oceania), incontri pensati per rafforzare le sinergie e condividere strategie di sviluppo.
I NUMERI 2024 DI ASSOCAMERESTERO
Nel 2024, le 86 Camere di Commercio Italiane all’Estero hanno generato 300mila contatti d’affari con oltre 160mila imprese coinvolte. La rete di Assocamerestero conta oltre 21mila associati, di cui l’88% sono aziende locali che considerano l’Italia un partner per il proprio business o per operazioni di investimento.
Le Camere hanno assistito 60mila aziende nel 2024 e hanno registrato un aumento del 5% nei nuovi soci.
I settori di intervento nel 2024, in ordine di rilevanza, includono l’agroalimentare, l’hospitality, l’istruzione, il tessile e moda, la Green e Circular Economy, la meccanica, il turismo, la sanità, i mobili e arredamento, i trasporti e l’edilizia.
Il valore degli interventi a supporto delle imprese italiane all’estero supera globalmente i 36.000.000 euro, con il 61,5% dedicato al business matching e networking, il 16,9% all’orientamento ai mercati esteri, il 13,8% all’assistenza e consulenza specialistica e il 7,8% alla formazione diretta alle imprese.
INCERTEZZA GEOPOLITICA E LE SFIDE DEI DAZI
Nonostante questi successi, lo scenario globale attuale è caratterizzato da incertezza a causa di tensioni geopolitiche, guerre commerciali, rincari energetici, cambiamenti climatici e incertezza normativa, che mettono alla prova la resilienza delle imprese, in particolare le PMI. L’incertezza sui dazi alimentata dal Governo USA, ad esempio, sta generando preoccupazione nelle imprese, soprattutto nei settori più esposti come l’automotive e i macchinari, dove l’aumento dei dazi incide direttamente sui costi e sulla competitività.
POZZA: “SERVONO VISIONE STRATEGICA E UNA NUOVA GEOPOLITICA DELL’EXPORT”
Nel suo intervento, il presidente di Assocamerestero Mario Pozza ha sottolineato la necessità di ripensare l’approccio all’internazionalizzazione, superando la dipendenza da singoli mercati e rafforzando la presenza italiana in aree geopolitiche alternative.
“Dobbiamo prendere atto che la globalizzazione come l’abbiamo vissuta in questi anni era fortemente sbilanciata sull’America e sull’asse Usa-Cina. Anche in Europa ci vuole maggiore integrazione normativa e infrastrutturale: il mercato unico Ue resta ancora incompiuto e questo limita la nostra crescita”, ha dichiarato Pozza. “La dimensione locale ritroverà centralità nei prossimi anni. Per questo la nuova geopolitica dell’export richiede una regia ambiziosa, affinché tenga sempre più in conto lo sviluppo dei territori, le imprese e le comunità. La globalizzazione 2.0 deve partire dalle business community. La rete delle Camere italiane all’estero su questo può giocare un ruolo fondamentale nell’offrire strumenti operativi per leggere in tempo reale le dinamiche dei mercati in coerenza con la complessità attuale”.
Una strategia che si conferma necessaria anche alla luce dei dati macroeconomici. Nel 2024, l’export italiano ha superato i 620 miliardi di euro, rappresentando oltre il 40% del PIL nazionale e confermandosi come uno dei principali motori della crescita economica. L’avanzo commerciale ha raggiunto quota 54,9 miliardi di euro, a testimonianza della solidità del nostro sistema produttivo e della competitività sui mercati esteri.
A questo si aggiunge il valore immateriale ma quantificabile del marchio Made in Italy: secondo una stima condotta da Assocamerestero e Unioncamere, il brand Italia genera ogni anno circa 60 miliardi di euro di valore aggiunto, grazie alla propensione dei consumatori esteri a riconoscere un premium price ai prodotti italiani. “Un patrimonio – ha sottolineato Pozza – che va protetto e valorizzato con politiche attive e strategie coordinate a livello nazionale e internazionale”.
Le Camere italiane nel mondo, ha ricordato Pozza, svolgono un’azione di intelligence economica, raccogliendo dati, anticipando trend e fornendo supporto concreto in ambito normativo, formativo e commerciale. Un’attività strategica soprattutto in mercati oggi centrali per il riequilibrio dell’export italiano, come la Cina, dove cresce la domanda di beni di qualità, e il Canada, forte di relazioni commerciali consolidate e di un quadro regolatorio favorevole grazie al CETA. Anche le economie emergenti dell’Asia e dell’Africa rappresentano opportunità sempre più rilevanti.
“Dobbiamo aiutare le imprese italiane a costruire visioni di lungo periodo – ha concluso Pozza – rafforzando le competenze interne, innovando i prodotti, costruendo alleanze strategiche nei territori. La nostra rete, presente in 63 Paesi, è pronta a essere il punto di riferimento per questa trasformazione”.
I LAVORI DELLA SECONDA GIORNATA
Ieri mattina, il Salone eventi della Camera Commercio Cosenza ha ospitato la riunione plenaria dei Presidenti e dei Segretari Generali delle CCIE che hanno discusso dell’autoriforma del sistema camerale estero: un percorso avviato per rispondere alle esigenze emerse all’interno della rete, ma anche alle attese degli interlocutori istituzionali e imprenditoriali, in Italia e all’estero.
È seguito l’incontro con le Associazioni del territorio con gli interventi dei rappresentanti di Confindustria, Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti, Casartigiani, Confartigianato, da cui è stato confermato l’obiettivo comune di rafforzare sinergie, alleanze e progettualità al servizio delle imprese calabresi e cosentine sui mercati internazionali.
Diversi i seminari susseguitisi nel corso della giornata: “Camere di Commercio Italiane all’Estero: una risorsa per la competitività del Sistema Italia nel mondo”; “Camere di commercio italiane all’estero: una risorsa per la competitività del sistema Italia all’estero” con gli interventi dei deputati eletti all’estero Andrea Di Giuseppe (FdI), Presidente del Comitato sul Commercio Internazionale della Commissione Affari Esteri della Camera dei deputati, e Nicola Carè (Pd); “Camere di commercio italiane all’estero: una risorsa per la competitività del sistema Italia all’estero” con gli interventi di dirigenti della Farnesina e del Ministero per le imprese e il made in Italy; Camere di commercio italiane all’estero: una risorsa per la competitività del sistema Italia all’estero” con il contributo di Francesca Alicata, Responsabile Relazioni esterne SIMEST; e “Camere di commercio italiane all’estero: una risorsa per la competitività del sistema Italia all’estero”.
Oggi, i lavori si concluderanno con il convegno istituzionale “Destinazione Calabria: investimenti e talenti per lo sviluppo della Calabria all’estero”, promosso dalla Camera Commercio Cosenza in collaborazione con Assocamerestero. (aise) 





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