Ue vuole allentare regole su cartolarizzazioni per stimolare credito all’economia

BRUXELLES (Reuters) – La Commissione europea ha proposto di allentare la normativa, eccessivamente rigida, in materia di cartolarizzazione per le banche, nel tentativo di stimolare il mercato delle securitisation e liberare capitali per gli impieghi, salvaguardando al contempo la stabilità finanziaria.

Si tratta della prima proposta della Commissione nell’ambito di una nuova spinta dell’esecutivo Ue a integrare meglio i mercati dei capitali dei 27 Stati membri per fornire maggiori fonti di finanziamento alle imprese, in modo da poter competere meglio con la Cina e gli Usa.

La proposta non affronta però il problema della dipendenza dal debito nel finanziamento delle imprese in Europa, una questione particolarmente rilevante per le piccole imprese — che costituiscono la grande maggioranza delle aziende dell’Ue — le quali spesso non dispongono di garanzie sufficienti per ottenere un prestito bancario.

La Commissione ha detto che presenterà in seguito anche alcune proposte per incrementare l’equity financing, considerato più stabile e vantaggioso.

La proposta della Commissione, che dovrà essere approvata dai governi Ue e dal Parlamento europeo prima di entrare in vigore, mira a ridurre parte delle rigide norme sulla cartolarizzazione dopo la crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti dopo il 2007.

“Questa è stata la causa principale della grande crisi finanziaria, ma non dobbiamo confondere lo strumento con il suo cattivo utilizzo”, ha detto la commissaria europea per i servizi finanziari Maria Albuquerque.

“Abbiamo rivisto il quadro normativo sulle cartolarizzazioni, è entrato in vigore nel 2019 e che era incentrato sull’assenza di rischi”, ha aggiunto Albuquerque, aggiungendo che un’eccessiva attenzione alla prevenzione dei rischi soffoca l’intero mercato.

“Il rischio è come tutte le altre cose: se si azzera il rischio, si uccide ogni attività. Ora stiamo cercando di trovare un migliore equilibrio migliore tra il rischio e i benefici che dovrebbero derivare dall’uso di questo strumento”, ha concluso.

(Tradotto da Jasmine Mazzarello, editing Andrea Mandalà)