61 società quotate in borsa detengono oltre il 3% dell’offerta totale di Bitcoin


Stando a Standard Chartered, la tendenza a costituire riserve in Bitcoin ha fatto sì che 61 società quotate in borsa detengano ora il 3,2% di tutti i Bitcoin che mai esisteranno.
Secondo Geoff Kendrick, head of digital asset research di Standard Chartered, attualmente 61 società quotate su un totale di 124 possiedono complessivamente 673.897 Bitcoin (BTC), come riportato nel rapporto del 3 giugno condiviso con Cointelegraph.
Nel documento, Kendrick si è focalizzato sulle implicazioni della crescente popolarità di Bitcoin come asset di tesoreria, mettendo in guardia sui potenziali rischi derivanti dalla sua rapida adozione da parte delle aziende.

Estratto dal rapporto di Standard Chartered su Bitcoin pubblicato il 3 giugno 2025. Fonte: Standard Chartered

“Al momento, le tesorerie in Bitcoin stanno aumentando la pressione di acquisto, ma riteniamo che questo trend possa invertirsi con il tempo”, afferma l’analista.

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Tesorerie in Bitcoin come pressione al ribasso sui prezzi

Secondo il rapporto, 58 delle 61 tesorerie aziendali analizzate registrano multipli del valore patrimoniale netto (NAV) superiori a 1, il che significa che la loro valutazione di mercato è superiore al valore del loro patrimonio netto.
“Per ora, riteniamo che ciò sia giustificato dalle inefficienze del mercato, tra cui gli ostacoli normativi all’accesso degli investitori e i processi conservativi dei comitati di investimento”, riporta Kendrick, aggiungendo:

“Ma man mano che tali inefficienze verranno eliminate, riteniamo che le riserve di Bitcoin potrebbero diventare una fonte di pressione al ribasso sui prezzi e di volatilità”.

Inoltre, la volatilità stessa di Bitcoin potrebbe far scendere il prezzo di BTC al di sotto dei prezzi medi di acquisto di molte nuove tesorerie, dal momento che il 50% delle aziende presenta prezzi medi di acquisto superiori a 90.000$. La cifra è significativamente superiore al costo dei 580.955 Bitcoin detenuti da Strategy, acquisiti al prezzo medio di 70.023$ per BTC.

“Emulatori” di Strategy duplicano le partecipazioni in BTC in due mesi

Kendrick aggiunge inoltre che gran parte degli “emulatori” di Strategy hanno recentemente iniziato ad accumulare Bitcoin, con un aumento significativo delle loro partecipazioni negli ultimi mesi.
In particolare, secondo il rapporto, la quantità di Bitcoin detenuta da queste 60 società è raddoppiata negli ultimi due mesi, passando da meno di 50.000 BTC a circa 100.000 BTC.

Tesorerie aziendali in Bitcoin nel sample di Standard Chartered (per partecipazioni). Fonte: Standard Chartered

Kendrick afferma che tale andamento degli acquisti supera notevolmente la velocità di acquisto di Strategy, che ha aggiunto 74.000 BTC negli ultimi due mesi, contro i 47.000 degli altri operatori.

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La canadese SolarBank tra le ultime ad adottare lo standard

Il rapporto di Standard Chartered giunge in un momento in cui numerose aziende stanno annunciando l’adozione di una strategia incentrata su Bitcoin, tra cui SolarBank, società canadese che opera nel settore delle energie rinnovabili.
Difatti, il 3 giugno SolarBank ha annunciato ufficialmente la sua strategia di tesoreria basata su Bitcoin, comunicando di aver presentato una richiesta di apertura di un conto presso Coinbase Prime per garantire la custodia sicura, servizi USDC (USDC) e un wallet self-custodial per le sue partecipazioni in Bitcoin.

Ragioni che hanno spinto SolarBank ad adottare una strategia di tesoreria basata su Bitcoin. Fonte: SolarBank

Correlato: Strategy di Michael Saylor offre azioni privilegiate per $250M al fine di acquistare più Bitcoin

Il giorno stesso, la società crypto Blockchain Group con sede a Parigi ha annunciato un’acquisizione di Bitcoin per 68 milioni di dollari, seguendo le orme della società di brokeraggio crypto norvegese K33, che a fine maggio ha raccolto 6,2 milioni di dollari per acquistare BTC.
Sebbene Standard Chartered si sia concentrata su 61 società quotate in borsa che detengono Bitcoin, il numero effettivo è più del doppio.

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Società che detengono Bitcoin al 4 giugno 2025. Fonte: BitcoinTreasuries

Stando a BitcoinTreasuries, al momento della pubblicazione sono 124 le aziende che detengono Bitcoin.

CZ: “Non correre rischi è di per sé un rischio”

Sebbene le perplessità di Standard Chartered sui rischi legati alla crescente adozione di Bitcoin da parte delle aziende in un contesto di volatilità possano sembrare allarmanti, Strategy, il principale promotore della strategia basata su Bitcoin, è ottimista riguardo alle proprie riserve, indipendentemente dal prezzo dell’asset.
Secondo il co-fondatore di Strategy, Michael Saylor, la struttura del capitale della società è concepita per rimanere stabile anche se Bitcoin dovesse subire un calo del 90% e “rimanere tale per quattro o cinque anni”.
“Non sarebbe un buon risultato per gli azionisti. Le persone al vertice della struttura del capitale ne risentirebbero perché indebitate, ma tutti gli altri nella struttura del capitale verrebbero comunque ripagati”, afferma Saylor in un documentario del Financial Times a maggio.

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Fonte: Changpeng Zhao

In base ad alcune figure di spicco del settore, come l’ex CEO di Binance Changpeng Zhao, le aziende che aggiungono Bitcoin ai loro bilanci stanno sicuramente correndo dei rischi, ma che tali rischi siano gestibili.
“Non correre rischi è di per sé un rischio”, dichiara Zhao su X.

Traduzione a cura di Walter Rizzo
 



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