Customise Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorised as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyse the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customised advertisements based on the pages you visited previously and to analyse the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

Borsa di Milano, l’Egm è una leva per tutte le imprese italiane e perché è importante continuare a investirci




Ultim’ora news 20 maggio ore 20

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 


Da anni, personalmente e come comunità finanziaria, mi batto per porre i mercati dei capitali al centro della politica industriale nazionale a supporto della competitività del Made in Italy.

Lo farò anche nel consesso con operatori e istituzioni di domani a Palazzo Montecitorio. Ci confronteremo sull’innovazione di strumenti finanziari per abilitare crescita industriale, non solo rendimento. Per il rilancio dei mercati su cui per riaffermare il ruolo di leva strategica per l’Italia della borsa e, in particolare, del mercato Egm, che alle pmi offre un primo accesso sui listini. L’Egm non va considerato come un mercatino per società piccole, ma un ginnasio: un ambiente formativo e propulsivo per imprese che vogliono crescere verso il mercato principale.

La proposta di Strocchi

Se ben utilizzato, è una palestra per costruire campioni industriali anche tramite m&a e business combination. In questo senso una delle proposte che pongo all’attenzione è pensare di estendere il bonus ipo anche ai costi di m&a e integrazione societaria, per premiare chi rafforza il tessuto industriale con logiche di consolidamento in perimetri quotati.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Questa visione è corroborata da un dato sintetico: le società migrate da Egm al mercato principale rappresentano, per capitalizzazione aggregata, ben più di una volta e mezza l’intero market cap attuale dell’Egm, facendo capire come questo mercato sia funzionale alla formazione di campioni di industria se sostenuti da capitali costruttivi. Un approccio che noi stessi abbiamo praticato sul campo con esempi di crescita concreta sul mercato come Sesa, Iwb, Pharmanutra e molte altre. Storie che dimostrano che la borsa può essere un motore di crescita industriale, se accompagnata da competenze e capitale paziente.

Un ruolo cruciale lo possono e devono avere i cosiddetti Pipe-Private Investors in Public Equity: strumenti flessibili e dedicati, ideali per accompagnare aggregazioni e sviluppo. Sono capitali pazienti, con visione industriale, che si distinguono anche dai fondi che nasceranno dal fondo di fondi di Cdp, più orientati al trading. I Pipe necessari devono operare con logiche «buy-hold-build», abilitando crescita reale e non finanziarizzazione.

Gli investitori

Il successo dell’Egm passa, quindi, per una doppia strategia: da un lato aggregare lato emittenti, evitando listini polverizzati in micro-cap di scarsa appetibilità. Dall’altro, disaggregare, lato investitori, favorendo l’ingresso di veicoli granulari come Eltif, Pir, holding, fondi pensioni, fondi chiusi e, appunto, Pipe. Quello che oggi avviene fuori mercato sostenuto da fondi private equity nazionali – costruire per vendere a fondi più grandi (quasi sempre non nazionali), può e deve avvenire sul mercato, mantenendo governance italiana, trasparenza e accesso per i risparmiatori. Perché i mercati borsistici valorizzano le nostre imprese, mentre il private equity, per sua natura e dimensione nazionale, le vende (agli stranieri).

Il vero allarme è l’emorragia dai listini italiani: il 43% delle società delistate negli ultimi 10 anni è finito in mani straniere. Questo indebolisce il sistema industriale e, nel tempo, finisce per accentuare disuguaglianze sociali. Vendiamo troppo, troppo presto e troppo spesso. Abbiamo invece bisogno di difendere, sviluppare e valorizzare la nostra economia reale, la nostra base industriale. Non svenderla al miglior offerente straniero. Con una capitalizzazione pari al 38% del pil, l’Italia ha uno dei peggiori rapporti borsa/pil d’Europa.

Serve un progetto

Anche il recente boom è stato trainato sul Ftse Mib da banche e utility, non da nuova industria quotata. Eppure le pmi italiane sono profittevoli, generatrici di cassa, benché invisibili al mercato perché non accompagnate con gli strumenti giusti. È il momento di ribaltare la logica: la borsa non deve solo offrire piattaforma di trading, ma collegare direttamente risparmio e impresa nazionale. Non lasciamo che l’Egm e l’Italia restino un vivaio per predatori esteri. Serve un progetto sistemico che si sviluppi intorno a Borsa Italiana sostenuto da un ecosistema di investitori e veicoli di indirizzo di risparmio nazionali congrui e competenti. (riproduzione riservata)

*presidente di Electa Ventures



Source link

Microcredito

per le aziende

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese