Alluvione, il nodo assicurazioni. Costi alti e poche aziende coperte


Nonostante l’alluvione che ha colpito Campi Bisenzio, poche imprese si sono dotate di una copertura assicurativa contro le calamità naturali. I dati parlano chiaro: appena il 20% delle piccole aziende toscane ha sottoscritto una polizza, percentuale che sale al 50% tra le imprese di medie dimensioni. Troppo poco, soprattutto in un territorio che ha già subito danni ingenti da eventi catastrofali. Sono oltre 110mila le imprese dell’area fiorentina, escluse quelle agricole, chiamate a mettersi in regola entro il 1° gennaio 2026, data in cui scatterà l’obbligo assicurativo. Già attivo invece per le grandi imprese e in arrivo per le medie a ottobre. L’assicurazione servirà a garantire la continuità dell’attività in caso di disastro naturale e sarà condizione per accedere a fondi pubblici. Ma i costi restano un ostacolo: per un piccolo esercizio si parla anche di duemila euro all’anno. Di questi temi si è discusso in un seminario promosso dalla Camera di commercio di Firenze, aperto dai saluti del segretario generale Giuseppe Salvini e di Mario Bartoli, presidente della sezione toscana albo nazionale gestori ambientali, e si è incentrato sulle reazioni affidate a Giulio Veltri, capo ufficio legislativo Mimit, Simona Andreazza, responsabile del settore catastrofi naturali di Ania, e di Giancarlo Barbieri, presidente della commissione Abi Toscana.

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