Banca d’Italia, il report ’nero’. Accesso al credito e investimenti. Per Ferrara una vera debacle. Siamo fanalino di coda in regione


Meno credito, meno investimenti, crescita che arranca. Di conseguenza, posti di lavoro a rischio e scarsissime prospettive. L’istantanea scattata da Fisac Cgil sulla base degli ultimi dati diffusi dalla Banca d’Italia circa l’accesso al credito bancario sul nostro territorio è a tinte piuttosto fosche. Ferrara, infatti, nel contesto regionale è ultima in termini di erogazione di credito. Sia in termini assoluti, sia in termini di entità di credito erogato. Un dato, quest’ultimo, che conferma una tendenza già evidente da almeno un lustro e che si acuisce lo scorso anno. Sul piano percentuale, i numeri parlano di una contrazione del credito erogato (a cittadini e imprese) dello 0,6% negli ultimi cinque anni mentre del 3,6% solamente nel 2024. Un dato in assoluta controtendenza anche rispetto ad altre realtà emiliano-romagnole. Qualche numero. In Regione, il credito è cresciuto – negli ultimi cinque anni – di 5,3 punti percentuali. L’anno scorso è stato critico per tutti, perché complessivamente si è registrata una contrazione di 1,5 punti. Tuttavia, ci sono risultati molto importanti come quelli registrati a Reggio Emilia (che ha registrato un balzo nell’erogazione del credito di quasi 27 punti nel quinquennio), nel capoluogo di Regione (Bologna) dove il salto in avanti si attesta a percentuali prossime ai cinque punti e a Parma in cui il credito è salito di oltre il quattro percento. La vicina Ravenna, lo scorso anno ha registrato un dato in controtendenza – positivo – rispetto alla media emiliano-romagnola segnando un +0,5%. La media regionale, segna comunque un saldo positivo di 5,3 punti percentuali. Elemento di ulteriore preoccupazione, si legge nel report elaborato dalla Fisac-Cgil: il calo nell’erogazione del credito rilevato nel 2024 rispetto all’anno precedente riguarda in massima parte i finanziamenti concessi alle imprese, mentre sembra tenere il finanziamento ai privati cittadini. Anche i dati della Camera di Commercio confermano questa tendenza. “È un dato allarmante -si legge – in quanto non si rilevano segnali di inversione di tendenza nel breve e medio termine. Meno credito alle imprese, meno lavoro nella nostra Provincia”.

I settori. Se passiamo dall’analisi complessiva dei prestiti concessi ad un’analisi più settoriale, osserviamo ulteriori dinamiche interessanti. Analizzando due settori (Industria e Costruzioni) con dinamiche regionali opposte (nel quinquennio i finanziamenti al settore industriale in regione complessivamente crescono dell’+8,8%, mentre quelli del settore delle costruzioni calano del -26%) osserviamo dei dati in controtendenza nella nostra provincia. Entrambi i settori evidenziano cali nella nostra provincia, ma con una sostanziale tenuta del settore delle costruzioni, mentre il dato veramente allarmate riguarda il (poco) sostegno bancario all’industria ferrarese. In Regione il settore industriale si porta complessivamente bene. Negli ultimi 5 anni i finanziamenti concessi sono cresciuti del 8,8%, anche se nell’ultimo anno si assiste ad una frenata importante (-4,8%). Analizzando le provincie emiliano-romagnole si rilevano ottime performance nel quinquennio su Parma (+29,3%), Reggio Emilia (+17,7%), Rimini (+11,8%) e anche Bologna (+7,9%). I peggiori purtroppo rimaniamo noi ferraresi, sia in termini assoluti (“solo” 485 milioni di euro, dieci volte meno di Reggio Emilia) sia in termini percentuali (-19,5% su 5 anni e -7,5% rispetto all’anno scorso).

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