I rumor sono stati diffusi inizialmente dal Wall Street Journal: Perplexity AI, start up attiva nel settore dell’intelligenza artificiale, ha presentato un’offerta del valore di $34,5 miliardi per rilevare il browser di Google, Google Chrome.
L’ammontare del’offerta presenta un valore quasi doppio rispetto ai $18 miliardi della valutazione attuale di Perplexity, che godrebbe tuttavia del sostegno di diversi investitori disponibili a farsi avanti per blindare l’eventuale acquisizione.
Nessun commento finora è arrivato da Google che, contattata dalla CNBC, non ha dato alcuna risposta. Sta di fatto che, della vendita di Google Chrome, si parla ormai da un bel po’, soprattutto a causa delle pressioni delle autorità Antitrust, che accusano la Big Tech USA di detenere una posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca.
È stato lo stesso dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti a scrivere in una nota che “ si chiede a Google (che fa capo alla holding Alphabet) di smobilizzare Chrome , per porre fine in modo definitivo al controllo di Google su questo punto di accesso fondamentale alla ricerca, e per consentire così ai motori di ricerca rivali di accedere al browser che, per molti utenti, è una porta d’ingresso a Internet”.
Perplexity AI, il profilo della start up che vuole Google Chrome
Perplexity è la stessa start up attiva nell’AI che è stata avvicinata da Meta, l’altra Big Tech USA capitanata da Mark Zuckerberg che scommette sempre di più sul business dell’intelligenza artificiale.
Nota soprattutto per il suo motore di ricerca basato sull’AI, Perplexity fornisce agli utenti risposte semplici alle domande poste, rimandandoli al contempo ai link delle fonti originali che circolano su Internet.
Il mese scorso, questa start up, che è nel bel mezzo di una battaglia per la supremazia nell’AI generativa che vede colossi del calibro di Meta e OpenAI offrire bonus e stipendi da sogno agli ingegneri esperti delle soluzioni di intelligenza artificiale, ha lanciato un proprio browser potenziato dall’AI chiamato Comet.
Va segnalato che, mentre le Big Tech aumentano la scommessa sull’AI investendo ogni anno decine di miliardi di dollari nelle infrastrutture AI, per creare più modelli di linguaggio e gestire grandi carichi di lavoro, le start up stanno raccogliendo miliardi di dollari da investitori di venture capital, hedge fund e giganti tecnologici stessi per dotarsi dell’hardware e del personale necessari per resistere alla competizione che si fa sempre più agguerrita.
Perplexity si è messa già sotto i riflettori all’inizio di quest’anno, quando ha presentato una offerta per acquistare la versione americana di TikTok che, stando a quanto stabilito dall’amministrazione Trump, dovrà essere venduta entro il mese di settembre dalla proprietà cinese, pena il divieto di utilizzo negli Stati Uniti.
Gli esperti ridicolizzano l’offerta di Perplexity AI per rilevare Google Chrome
Intanto, interpellato dalla BBC, Heath Ahrens, fondatore di una start up e investitore nel settore tecnologico, ha ridicolizzato l’offerta presentata per l’acquisizione di Google Chrome da parte di Perplexity, definendola una “trovata, molto lontana dal vero valore di Chrome, se si considerano i suoi dati e la sua portata senza eguali ”.
Ahrens ha aggiunto di ritenere che l’offerta non sia “seria”, facendo notare allo stesso tempo che “ se qualcuno come Sam Altman o Elon Musk la triplicasse , potrebbero davvero garantirsi il dominio dell’AI”, ha aggiunto.
Sempre alla BBC, Tomasz Tunguz di Theory Ventures ha avvertito che non si sa ancora se Google abbia davvero intenzione di sbarazzarsi di Chrome. Altra cosa, l’offerta è decisamente inferiore a suo avviso rispetto a quanto vale il browser, che sarebbe “probabilmente più alto in modo significativo, forse dieci volte l’offerta o di più ”.
Detto questo, l’APP di Perplexity fa parte degli astri nascenti dell’AI generativa, che si affiancano a nomi di piattaforme ben più noti, come ChatGPT di OpenAI e Gemini della stessa Google.
Una definizione puntuale del business di Perplexity è stata data da Britannica Money, che ha ricordato che “Perplexity AI è un motore di ricerca conversazionale che utilizza modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) per fornire risposte dirette alle query di ricerca, complete di citazioni delle fonti”.
La società Perplexity AI, Inc., è stata fondata nell’agosto 2022 e ha sede a San Francisco, in California.
In evidenza le caratteristiche del business del gruppo che, attraverso la ricerca di informazioni online, l’elaborazione del linguaggio naturale e il machine learning, si conferma tra i pionieri dello sviluppo di tecnologie di “motori di risposta”, allo scopo di fornire agli utenti risposte dirette e dettagliate alle loro domande.
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