TERMOLI. Ad agosto le imprese molisane prevedono 1.460 nuove assunzioni, che diventano oltre 5.500 guardando al trimestre agosto–ottobre 2025. È un mercato del lavoro sostanzialmente stabile rispetto allo stesso mese del 2024 (-0,8%), ma in lieve crescita su base trimestrale, con circa 200 contratti in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il quadro emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il cofinanziamento dell’Unione europea.
A livello nazionale, le imprese programmano 335mila assunzioni ad agosto e oltre 1,4 milioni nel trimestre agosto–ottobre. Il confronto con agosto 2024 segna una lieve flessione (-12mila ingressi, pari a -3,6%), mentre sul trimestre la domanda di lavoro appare sostanzialmente stabile.
Servizi in crescita, turismo al vertice
Il comparto dei servizi continua a trainare la domanda di lavoro, con 960 assunzioni previste ad agosto (+4,3%) e circa 3.390 nel trimestre (+8,7%).
Il settore turistico è il più dinamico, con 440 lavoratori ricercati solo nel mese, seguito da:
- servizi alle imprese (190),
- commercio (180),
- servizi alla persona (150).
A completare il quadro c’è il comparto primario (agricoltura, silvicoltura, pesca e caccia) che prevede 210 ingressi ad agosto e 720 nel trimestre.
Eliana Marinelli
Responsabile Ufficio Comunicazione
Camera di Commercio del Molise
comunicazione@molise.camcom.it – 0874.471221
Industria in flessione
L’industria, nel complesso, registra un calo: quasi 290 ingressi previsti ad agosto (-14,7%) e circa 1.390 nel trimestre (-5,4%).
Nel dettaglio, il manifatturiero stima circa 130 assunzioni, meno delle 190 unità previste nelle costruzioni.
Contratti e difficoltà di reperimento
Il tempo determinato resta la forma contrattuale più utilizzata (81% delle assunzioni), seguito da:
- contratti a tempo indeterminato (11%),
- contratti di somministrazione (3%).
Le imprese segnalano difficoltà a trovare quasi un candidato su due (44,2%), un dato leggermente migliore rispetto alla media nazionale (46%), ma che conferma le criticità strutturali, dovute soprattutto alla mancanza di candidati disponibili.
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