Boom del commercio online. Aziende quasi triplicate in dieci anni


In provincia di Macerata, dal 2014 al 2024 le aziende che hanno commerciato qualsiasi tipo di prodotto attraverso Internet sono passate da 89 a 247, un incremento del 177,5%, il più alto delle Marche. Un valore che in regione la posiziona al secondo posto dopo Ancona (266 imprese, + 141,8%), ma prima di Pesaro (227, +121,4%), Fermo (168, + 150,7%) e Ascoli (138, +176%).

La crescita dell’e-commerce nella nostra realtà è tanto più significativa se si tiene conto del fatto che le Marche nel decennio 2014 – 2024 sono, con Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Piemonte, la regione che ha fatto registrare una delle crescite più basse. Il quadro emerge da un’indagine Info Data Il Sole24 ore, che ha rilevato come il processo di digitalizzazione abbia consentito a un numero crescente di aziende di interfacciarsi con la clientela con nuovi mezzi.

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Il beneficio è duplice: “I consumatori sono di fronte a una pletora più ampia di venditori, con una conseguente maggiore varietà di scelta”. In questo modo, anche se più lentamente che altrove, anche le Marche stanno cercando di adattarsi alle “mutevoli abitudini dei cittadini, offrendo nuovi servizi e prodotti in base a ciò che la domanda richiede”. Nella graduatoria nazionale, la regione con il più alto numero di e-commerce è la Lombardia: erano 2.531 nel 2014, sono passate a 8.545 nel 2024, un aumento del 237,6%; seconda è la Campania, che ne registra 6.484, rispetto alle 1.314 di dieci anni prima, segnando la crescita più elevata d’Italia, + 393,5%. Nello stesso periodo le Marche sono passate da 419 a 1.046, + 149,6%, valore tra i più bassi, ma spinto verso l’alto dalla nostra provincia.

Pesano molti fattori: non solo l’attenzione e la buona volontà degli imprenditori che vogliono stare al passo con i tempi, ma anche e soprattutto la più o meno diffusa presenza delle infrastrutture informatiche, senza le quali – è evidente – non si riesce a fare più di tanto. Quello della transizione digitale, insomma, è un tema centrale che impegna – o dovrebbe impegnare – non solo il tessuto economico e produttivo della nostra regione, ma anche le istituzioni, chiamate a sostenere le imprese in questa fase dello sviluppo.

Franco Veroli

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