“Vincente la nostra scelta di aiutare le Pmi con lo sportello micro credito“


La pubblicazione, a cura della Fondazione Fiba di First Cisl, dell’analisi delle semestrali dei primi 5 gruppi bancari italiani – Intesa San Paolo, Unicredit, Banco BPM, Monte Paschi Siena e Bper – è stata occasione per la sede di Terni di Confesercenti Umbria di analizzare la situazione del credito alle imprese.

“In questa situazione – ha sottolineato il presidente provinciale Carlo Ghista – si conferma vincente la scelta di Confesercenti di aiutare le piccole e medie imprese attraverso lo sportello del micro credito che già nello scorso anno ha erogato e garantiro crediti per 400 milioni di euro”.

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Infatti, come sottolineato nella pubblicazione della Fondazione Fiba di First Cisl, i risultati record registrati nei primi sei mesi del 2025, una crescita del 13,5 per cento, sono frutto dell’incremento delle commissioni, della spinta del risparmio gestito, dei ricavi non ricorrenti o straordinari; malgrado il costo del rischio in riduzione e il basso livello di deterioramento, il valore degli impieghi resta sostanzialmente stabile.

Gli sportelli bancari

Non è solo per la mancanza di erogazione del credito, ma le imprese sono in sofferenza anche per la continua riduzione del personale e degli sportelli bancari: tre anni fa, al 30 giugno 2022, erano 1.771 le imprese con sede in Comuni privi di sportelli bancari e 4.268 le imprese in Comuni con un solo sportello bancario; oggi, al 30 giugno 2025, risultano rispettivamente 3.017 e 4.634 di cui 500 aumentate solo negli ultimi dodici mesi. A questi numeri, frutto degli studi della Fondazione Fiba
della First Cisl sulla desertificazione bancaria, va aggiunto che se a fine anno 2022 il rapporto in Umbria era di 65 sportelli bancari ogni 100 mila abitanti, alla fine del 2024 era già sceso a 37 ogni 100 mila abitanti.

I territori

Andando ad una analisi territoriale, Perugia è messa meglio di Terni: sulla base degli indicatori provinciali di desertificazione, sia assoluta con riferimento ai Comuni privi di sportelli bancari e sia relativa con riferimento ai Comuni con un solo sportello bancario, che classificano le 107 province italiane dalla migliore alla peggiore, Terni occupa la 64sima posizione assoluta e la 74sima posizione nella classifica relativa, mentre Perugia si colloca al 50simo posto nella classifica della
desertificazione assoluta e al 26simo in quella della desertificazione parziale.

Rispetto al totale dei 25 Comuni senza sportelli bancari e ai 28 Comuni con un solo sportello bancario al giugno 2022, tre anni dopo, a giugno 2025, se ne registrano 33 senza e 23 con un solo sportello; non hanno sportelli Comuni come Montecastrilli, Stroncone, Arrone, Porano, Ferentillo e Calvi dell’Umbria in provincia di Terni, Piegaro, Collazzone, Castel Ritardi, Campello sul Clitunno, Sigillo e Fratta Todina in provincia di Perugia.

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