Brusca frenata ad agosto in provincia per la domanda di lavoro da parte delle imprese. Un -11% rispetto allo stesso mese del 2024: 930 assunzioni previste contro le precedenti 1.040. Un’inversione di tendenza, lo scorso anno si era registrato un incremento del 10%. Le imprese del territorio segnalano difficoltà di reperimento nel 52% dei casi, due punti percentuali in meno rispetto al 2024 ma sempre oltre la media nazionale (46%). La principale causa di questa difficoltà resta la carenza di candidati disponibili (30%), in calo di 4 punti percentuali rispetto ad agosto 2024. Al contrario, cresce la quota di imprese che lamentano una preparazione inadeguata dei profili disponibili: salita dal 15% al 18%.
La maggior parte delle assunzioni continua a essere proposta a tempo determinato (66%), con un +5% rispetto al 2024. Seguono i contratti a tempo indeterminato (16%), l’apprendistato (6%), la somministrazione (6%). Quanto all’età dei candidati, il 32% delle assunzioni è rivolto a giovani under 30, mentre il 47% è indirizzato a lavoratori con più di 30 anni; per il restante 21% delle posizioni le imprese non sono indicate preferenze di età. La domanda di giovani è in leggero calo (-2 punti percentuali) rispetto all’agosto precedente. Analizzando la domanda per titolo di studio, la quota maggiore di assunzioni interessa i lavoratori con qualifica o diploma professionale, pari al 40% delle entrate (circa 370 unità), seguiti dai diplomati di scuola secondaria superiore, con il 27% del totale (circa 250). I laureati rappresentano il 7% delle richieste (circa 60 unità), mentre per il 26% delle assunzioni (240 unità) è ritenuta sufficiente la sola scuola dell’obbligo. Delle quasi mille entrate in programma ad agosto 2025, il 67% (620 unità) interessa i servizi e il 33% (300 unità) l’industria. Manifatturiero e public utilities vedono una riduzione di 50 ingressi (-19%) e il calo è ancor più marcato nel settore delle costruzioni, che perdono 40 unità (-33%). Anche nei servizi una flessione, seppur più contenuta: rispetto a un anno fa c’è un calo del 6% (-40 unità). A sostenere in parte il comparto è il turismo (alloggio e ristorazione), il settore con il maggior numero di assunzioni del mese (230 unità, pari al 25% del totale provinciale), che segna un incremento del 15% rispetto ad agosto 2024. Ma si osservano cali negli altri comparti: il commercio programma 110 assunzioni (-8%), i servizi alle imprese 140 unità (-13%), mentre i servizi alle persone segnano la contrazione più forte, con 140 ingressi previsti rispetto ai 180 dell’anno precedente (-22%). Tra i grandi gruppi professionali, ad agosto le difficoltà di reperimento più elevate si riscontrano tra gli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine. Le imprese segnalano forte difficoltà nel trovare 40 operai per l’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche, difficili da trovare nel 97% dei casi. Situazione simile nel settore manifatturiero: difficili da reperire 8 meccanici riparatori su 10 (su un totale di 40 assunzioni previste), così come oltre la metà dei 40 saldatori richiesti. La quota più elevata di assunzioni interessa la ristorazione – richiesta di 220 unità e una difficoltà di reperimento comunque significativa (45%) – Salgono al 52% le difficoltà nel trovare 60 addetti alle vendite richiesti dalle imprese.
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