Fondo Transizione Industriale PNRR 2025: requisiti, domanda e agevolazioni


Le agevolazioni del Fondo Transizione Industriale PNRR 2025 rappresentano uno strumento di rilievo introdotto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per sostenere il sistema produttivo italiano verso la transizione ecologica. Il Fondo favorisce programmi di investimento volti a ridurre l’impatto ambientale delle attività industriali, promuovendo innovazione, efficienza energetica e circolarità.

Cos’è il Fondo per la Transizione Industriale

Il Fondo per la Transizione Industriale nasce con l’obiettivo di accompagnare le imprese italiane nell’adeguamento agli stringenti standard europei in materia di sostenibilità e lotta ai cambiamenti climatici.

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Il suo scopo principale è sostenere interventi che riducano le emissioni di carbonio e favoriscano il risparmio di risorse nei processi produttivi. Attraverso una dotazione di 400 milioni di euro, il Fondo incentiva la progettazione di soluzioni che migliorino l’efficienza energetica e permettano l’adozione di modelli produttivi più verdi. Vengono privilegiati progetti volti a:

  • Incrementare l’efficienza energetica delle attività d’impresa, con particolare attenzione alla riduzione degli sprechi e all’ottimizzazione dei consumi.
  • Favorire l’utilizzo di materie prime secondarie e riciclate e la riduzione dei rifiuti generati durante il processo produttivo.
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  • Innescare cambiamenti strutturali nell’organizzazione produttiva, eliminando pratiche obsolete in favore di tecnologie innovative.

E’ prevista l’erogazione di contributi a fondo perduto riservati a investimenti che generano benefici ambientali misurabili e duraturi.

Beneficiari e requisiti di accesso al Fondo 2025

Possono accedere alle agevolazioni del Fondo le imprese di qualsiasi dimensione, attive sull’intero territorio nazionale e operanti prevalentemente nel comparto manifatturiero (Sezione C ATECO 2007). Non sono posti vincoli relativi alla grandezza dell’impresa, ma occorre dimostrare:

  • Regolare costituzione e iscrizione nel Registro delle Imprese.
  • Esercizio effettivo dell’attività, senza posizioni “inattive” o soggette a procedure concorsuali/litigiose.
  • Assenza di condizioni di difficoltà economica già alla data del 31 dicembre 2019.
  • Regolarità rispetto agli obblighi contributivi e assenza di sanzioni per aiuti di Stato non restituiti.
  • Conformità ai criteri di esclusione previsti dal DM 21 ottobre 2022.

Due quote riservate ampliano l’accessibilità nei confronti dei soggetti considerati strategici ai fini del bando:

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  • 40% delle risorse destinate a progetti localizzati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
  • 50% riservato alle imprese energivore, iscritte nell’elenco della CSEA.

Il rispetto dei criteri sopra esposti è condizione indispensabile per presentare la domanda di finanziamento.

Interventi ammissibili e spese finanziabili: cosa viene sostenuto

Gli interventi finanziabili sono diversi e comprendono:

  • Programmi per il miglioramento dell’efficienza energetica, compresi gli investimenti su impianti, macchinari e infrastrutture che determinino una riduzione comprovabile dei consumi.
  • Realizzazione di impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno rinnovabile o cogenerazione.
  • Finanziamenti personali e aziendali

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  • Progetti per la riduzione dei consumi idrici e dell’impiego di materie prime/semi-lavorati, promuovendo strategie di economia circolare e riciclo.
  • Interventi destinati alla diminuzione dei rifiuti inviati in discarica attraverso processi innovativi di recupero e trattamento.

Le tipologie di spese ammissibili includono:

  • Acquisizione e sistemazione del suolo aziendale, nel limite del 10% del totale dei costi riconosciuti.
  • Opere murarie e assimilate strettamente funzionali all’obiettivo ambientale (fino al 40% dell’importo ammissibile).
  • Installazione di impianti, strumenti e attrezzature nuove di fabbrica.
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  • Acquisizione di software, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate connesse all’innovazione dei processi produttivi.
  • Costi per la formazione del personale, direttamente collegati ai progetti d’investimento, limitatamente al 10% del programma complessivo.

Agevolazioni previste: tipologia, intensità e modalità di erogazione

Le agevolazioni del Fondo assumono la forma di contributi a fondo perduto, la cui misura varia secondo natura, localizzazione e dimensione del soggetto beneficiario. La percentuale di cofinanziamento, in linea generale, oscilla tra:

  • 30% delle spese ammissibili per investimenti in efficientamento energetico, incrementabile di 20 punti percentuali per le piccole imprese, 10 per le medie, più maggiorazioni per localizzazione in specifiche zone (fino al 15%).
  • 45% per progetti connessi a produzione di energia da rinnovabili, idrogeno o cogenerazione (maggiorato del 20% per le piccole e del 10% per le medie imprese).
  • 40% per interventi che favoriscono l’uso efficiente delle risorse e la circolarità, incrementabile con le stesse logiche sopra descritte.

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Tipo di Investimento % Base Piccole Imprese Medie Imprese Aree svantaggiate
Efficienza energetica 30% +20% +10% +15% max
Impianti rinnovabili 45% +20% +10%
Uso efficiente risorse 40% +20% +10% +15% max

Modalità e tempistiche per la presentazione della domanda

Ledomande per l’accesso al Fondo possono essere inoltrate esclusivamente in via telematica, tramite la piattaforma Invitalia, dalle 12 del 17 settembre alle 12 del 10 dicembre 2025. Ogni candidato può trasmettere una sola domanda per ciascuna unità produttiva, indicando dettagliatamente gli obiettivi ambientali perseguiti. Le fasi procedurali prevedono:

  • Compilazione e invio online del modulo, completo di relazione tecnica e altri allegati richiesti.
  • Rilascio delle dichiarazioni su regolarità e possesso dei requisiti richiesti dalla normativa.
  • Presenza di eventuali riduzioni del contributo nel caso di parità di punteggio (priorità alle richieste di importo più contenuto). 

Criteri di valutazione, graduatoria e assegnazione delle risorse

Il processo di selezione è regolato da una procedura valutativa a graduatoria. La commissione esaminatrice attribuisce punteggi ai programmi d’investimento sulla base dei risultati attesi – in termini di miglioramento ambientale, riduzione dei consumi e coerenza con le finalità del PNRR. Ulteriori elementi di valutazione includono:

  • Impatto dei progetti sulla riduzione delle emissioni e dell’impronta di carbonio.
  • Efficienza e innovazione nei processi produttivi.
  • Rispondenza ai vincoli e agli orientamenti dettati dal regolamento GBER e dal Quadro Temporaneo.

La graduatoria sarà pubblicata entro 120 giorni dalla chiusura dello sportello. Le richieste ammesse saranno finanziate nell’ordine di punteggio conseguito, a esaurimento delle risorse disponibili.

Documentazione richiesta e obblighi di conformità

L’accesso alle agevolazioni è subordinato alla presentazione di una documentazione dettagliata. Gli allegati fondamentali comprendono:

  • Relazione tecnica asseverata, redatta da professionisti abilitati secondo le specifiche pubblicate da Invitalia.
  • Documentazione economico-finanziaria attestante la solidità aziendale e la coerenza del piano di investimenti.
  • Dichiarazioni di regolarità rispetto a obblighi contributivi e assicurativi.



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