Se ne è andata Susanna, la gatta mascotte della palazzina Mainardi di Cremona Solidale, una presenza fissa per ospiti e operatori della rsa di via Brescia che amava farsi coccolare ed era di compagnia durante le attività quotidiane.
Era presente nella struttura dal 2005 ed è stata per tanti anni la gatta preferita della signora Mirella, che ha vissuto al Geriatrico gran parte della vita e nei gatti e nel loro accudimento, ha trovato stimolo e conforto.
A darne notizia e a ricordare gli effetti benefici che gli animali di compagnia hanno sulle persone più fragili è Maria Pia Superti, presidente della Lav Cremona, Lega Anti Vivisezione. “La settimana scorsa, in qualità di associazione responsabile della colonia felina presente nel parco, ci hanno chiamato in quanto Susanna stava male. Domenica 10 l’abbiamo salutata e accompagnata nel suo ultimo viaggio. Dalle testimonianze dei cremonesi, ci siamo accorti che era davvero molto conosciuta e benvoluta e sono tanti gli aneddoti che ci stanno arrivando, come quello di accompagnare le persone in ascensore e fare il giro dei saluti al secondo piano.
“Oggigiorno gli interventi assistiti con animali sono molto diffusi sia nelle RSA che negli ospedali. Dagli studi effettuati, è provato che vi sono benefici emotivi e psicologici in quanto le interazioni con l’animale stimolano la produzione di serotonina e dopamina, riducendo ansia e sintomi depressivi.
“Rapportarsi con gli animali è uno stimolo alla memoria e al linguaggio, così come sul piano fisico vi è riduzione della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Accarezzare un gatto ha effetti rilassanti documentati. E’ un incentivo al movimento: dare da mangiare, giocare o prendersi cura di un gatto spinge gli ospiti a compiere piccoli movimenti e a mantenersi attivi”.
Non solo: “L’animale facilita le conversazioni e diventa un argomento di dialogo e un “punto di incontro” tra residenti, familiari e personale oltre a rafforzare il legame ospite–operatore. Le volontarie di LAV Cremona intendono ringraziare chi ha mostrato affetto e tolleranza nei confronti di questa micia che, come molti altri felini, almeno vent’anni fa è stata abbandonata preso la struttura”, conclude Superti.
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