Zes, gli imprenditori devono fare la propria parte. Ciriaci: “Nuovi scenari, dobbiamo investire”

FERMO – La Zes in arrivo, non appena il Parlamento completerà il suo iter, piace al mondo imprenditoriale. Un’ulteriore conferma arriva da Graziella Ciriaci, presidente della sezione agroalimentare di Confindustria Fermo, e vicepresidente nazionale di Assica, la potente sezione di Confindustria nazionale.

“Si aprono nuovi scenari con opportunità strategiche in vari settori, sarà una leva utile a liberare il potenziale creativo delle nostre imprese, attrarre investimenti e prefigurare nuove prospettive di rilancio” spiega la Ciriaci.

“I nostri territori hanno ingredienti unici: tradizione, qualità e un mercato mondiale che guarda con grande attenzione il Made in Marche e Umbria. È il momento di affiancare il coraggio imprenditoriale alla visione strategica: non aspettiamo il cambiamento, mettiamoci in prima linea per crearlo” prosegue andando un messaggio ai colleghi.

Il punto cruciale è uno: “Non serve solo una ZES, serve una ZES che sappia fare rete: un laboratorio vivo dove tradizione e futuro si fondono per far nascere prodotti che raccontano storie, emozionano e conquistano mercati”.

Se non fosse chiaro il senso dell’essere imprenditori, Ciriaci conclude: “Le imprese marchigiane non cercano scorciatoie, vogliono sentieri nuovi da tracciare, fatti di tecnologia, sostenibilità e cultura territoriale, dove ogni etichetta sia un manifesto d’identità. Marche e Umbria, con le loro tremila imprese attive nel campo agroalimentare sono davvero un riferimento nazionale, soprattutto nella trasformazione”.

L’agroalimentare può contare su 50 tra dop e Igp e un export che vale 700milioni di euro. “La Zes ci darà la forza per trasformare il locale in globale senza perdere l’anima. Immaginiamo un’agroinnovazione che non si limiti alla tecnologia, ma si misuri con il desiderio di far vivere il territorio attraverso esperienze sensoriali uniche, dal campo alla tavola. La vera sfida è non solo produrre di più,  ma fare della Zes una mente aperta in cui non si fabbricano solo prodotti, ma idee, collaborazioni, connessioni”.