La Regione Siciliana approva il disegno di legge per le variazioni di bilancio, una manovra che mette in campo quasi mezzo miliardo di euro nel triennio, ai quali si aggiungono i 50 milioni già stanziati lo scorso giugno. Lo annuncia il presidente della Regione, Renato Schifani, sottolineando come queste risorse derivino da nuove entrate fiscali generate dalle politiche economiche del suo governo.«Negli ultimi due anni – dichiara Schifani in un videomessaggio – siamo riusciti a varare manovre finanziarie aggiuntive per circa un miliardo di euro, destinando fondi reali a famiglie, imprese e territori».
Il presidente evidenzia tre direttrici fondamentali della nuova legge: emergenze, sviluppo e sociale. In tema di contrasto alla siccità, ricorda che il dissalatore di Porto Empedocle è già operativo e immette acqua nelle reti dell’Agrigentino; a breve entreranno in funzione anche gli impianti di Gela e Trapani. Sul fronte rifiuti, Schifani annuncia che dopo l’estate Invitalia definirà la gara per la progettazione dei due termovalorizzatori previsti in Sicilia, considerati fondamentali per chiudere il ciclo della gestione dei rifiuti.
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Oltre 600 milioni dal governo Schifani per tecnologie digitali e sostenibili
La giunta regionale guidata da Renato Schifani ha approvato le basi giuridiche per il nuovo regime di aiuti destinato a due azioni strategiche del Programma Pr-Fesr 2021-2027, mettendo in campo oltre 610 milioni di euro a sostegno dello sviluppo e della produzione di tecnologie innovative, digitali e sostenibili in Sicilia.
Il pacchetto di interventi si articola in due linee principali:
- Azione 1.6.1, con una dotazione di circa 370 milioni di euro, per promuovere investimenti nello sviluppo e nella fabbricazione di tecnologie digitali, deep tech e biotecnologie.
- Azione 2.9.1, con risorse pari a 246 milioni di euro, per sostenere la produzione di tecnologie pulite ed efficienti dal punto di vista delle risorse.
Tra le iniziative finanziate rientra anche l’attuazione dell’Accordo di programma tra Regione Siciliana, Ministero delle Imprese e del Made in Italy e STMicroelectronics, approvato lo scorso 6 maggio. L’intesa mira a favorire investimenti in tecnologie critiche, considerate fondamentali per la sicurezza nazionale, la sovranità tecnologica, la competitività economica e la transizione verde e digitale, in linea con il regolamento europeo Step.
«Con queste misure – ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – mettiamo a disposizione oltre 600 milioni di euro per accompagnare la Sicilia in una fase decisiva di crescita tecnologica e sostenibile. Il nostro obiettivo è creare un ecosistema favorevole agli investimenti, capace di generare occupazione qualificata e di attrarre imprese di livello internazionale».
Tamajo ha sottolineato che la collaborazione con il Mimit e con STMicroelectronics rappresenta «un segnale forte» e che puntare su ricerca e innovazione significa investire nel capitale umano dell’isola, offrendo ai giovani opportunità professionali senza costringerli a lasciare la propria terra.
Gli interventi previsti potranno includere ricerca industriale e sviluppo sperimentale, consolidando la posizione della Sicilia come hub strategico per l’innovazione e la sostenibilità nel Mediterraneo.
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