Beko e Fedrigoni, Aguzzi e Ghergo “divisi”


Vertenze Ferigoni e Beko al centro del tavolo sul lavoro ieri in Comune. Per l’assessore regionale Stefano Aguzzi: “Gli impegni presi stanno trovando concreta applicazione: il gruppo Fedrigoni ha confermato la volontà di mantenere attività sul territorio e di riassorbire una parte significativa dei lavoratori. E la formazione prevista dall’accordo è stata richiesta ed è in fase di attivazione”. Così anche per Beko dove, ha rimarcato l’assessore “sono in corso le uscite volontarie previste dall’accordo. Chi non aderirà potrà contare sulla cassa integrazione, così da garantire tutele a tutti i lavoratori coinvolti. Il nostro obiettivo – ha ribadito – è il reimpiego, sia in nuovi progetti sia all’interno della stessa azienda”. Aguzzi ha anche ricordato la criticità legata al marchio Fedrigoni, concesso in uso a un’azienda estera.

“È in corso una causa legale – ha precisato – e non possiamo entrare nel merito, ma il danno d’immagine è evidente”. Più netta la sindaca Ghergo che su Fedrigoni ha richiamato l’attenzione sulla “mancata partenza dei progetti di formazione (avviato in ritardo rispetto agli accordi, tre giorni fa a detta dei sindacati, ndr), sull’assenza di investimenti strutturali, sulla necessità di valorizzare la carta anche attraverso il possibile coinvolgimento del Poligrafico, sulla riduzione di personale negli impianti energetici, sulle voci di vendita della macchina F3 e sulla gestione del marchio”.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

“La formazione, la ricollocazione del personale e la valorizzazione della carta sicurezza – ha dichiarato – non possono restare solo buone intenzioni. Serve intervenire subito anche sulla questione del marchio ‘Carta Fabriano’ e fare piena chiarezza sulle voci di vendita della F3, perché decisioni di questo tipo incidono in modo diretto e profondo sulle prospettive di sviluppo”. “Sul fronte Beko – ha aggiunto la sindaca – le criticità riguardano la chiusura quasi totale del settore Ricerca e Sviluppo dal 25 agosto, con conseguente perdita di competenze altamente qualificate e un impatto sociale pesante legato al ricorso alla cassa integrazione. Sono professionalità e competenze strategiche che non possiamo permetterci di disperdere. Serve una strategia condivisa tra istituzioni, sindacati e imprese per preservare queste competenze e garantire un futuro produttivo al territorio”.

Grande preoccupazione è stata espressa dai sindacati che, al contrario di Aguzzi, hanno ribadito “l’assenza di piani industriali solidi e credibili da parte delle due aziende, il mancato rispetto di impegni assunti ai tavoli istituzionali, il ridimensionamento strutturale della capacità produttiva, la gestione di asset strategici in ottica speculativa, la progressiva perdita di posti di lavoro diretti e indiretti e le ricadute pesanti che tutto questo sta già producendo sul tessuto sociale”. Tutti chiedono la riapertura a settembre, del tavolo ministeriale su Fedrigoni e Beko.

Sara Ferreri

Contabilità

Buste paga

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio