Pnrr, Italia promossa: Ue paga 7ma rata da 18,3 mld. Meloni: “Confermata efficacia lavoro”


Italia promossa: la Commissione europea ha erogato al Paese la settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il pagamento include 4,6 miliardi di euro in sovvenzioni e 13,7 miliardi di euro in prestiti, e copre 31 traguardi e 33 obiettivi relativi a 10 riforme e 46 investimenti. E, con l’assegno staccato oggi, i fondi totali erogati dall’Ue all’Italia nell’ambito del Dispositivo di Ripresa e Resilienza (Rrf) all’interno del NextGenerationEU, ammontano a 140,4 miliardi di euro: si tratta del 72% del totale, visto che il Piano complessivo di ripresa e resilienza dell’Italia ha una dotazione di 194,4 miliardi di euro, tra sovvenzioni e prestiti.

Soddisfatta la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, secondo cui l’erogazione di oggi è “un risultato importante, che conferma il primato dell’Italia nell’attuazione del Piano e l’efficacia del lavoro svolto in questi mesi con determinazione, serietà e spirito costruttivo. Avanti così. Per un’Italia sempre più forte e protagonista”, commenta su X.

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Nello specifico, Bruxelles premia la nuova Legge Annuale sulla Concorrenza 2023 perché “promuove le procedure di gara pubbliche e una maggiore supervisione in settori come quello autostradale“. Inoltre, l’esecutivo comunitario evidenzia che l’Italia “ha migliorato l’accessibilità per i passeggeri ferroviari con disabilità e mobilità ridotta ristrutturando 10 stazioni nel Sud Italia” e “ha aumentato la sua capacità di distribuzione di energia rinnovabile di 1.848 Megawatt attraverso l’installazione di nuove sottostazioni, l’ammodernamento di quelle esistenti e il potenziamento delle linee di distribuzione, migliorando la capacità della rete di distribuire energia pulita”.

In questo contesto, secondo il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione, Tommaso Foti, “è particolarmente significativo il traguardo relativo all’attivazione delle Centrali Operative Territoriali (COT)”, quale “fondamentale punto di raccordo per assicurare continuità assistenziale, che ha superato di gran lunga il target europeo delle 480 previste, a conferma del progressivo avanzamento dei principali interventi della Missione Salute del Pnrr, con la spesa in tendenziale crescita e con un primo visibile impatto concreto nella dotazione sanitaria delle strutture territoriali e ospedaliere”. Inoltre, viene illustrato che tra gli obiettivi conseguiti con la settima rata figurano la realizzazione delle infrastrutture di trasmissione dell’energia elettrica (SA CO I.3 e Tyrrhenian link), il potenziamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, oltre a misure significative per la cybersicurezza e per una migliore gestione delle risorse idriche.

Inoltre, rientra nella settima rata il conferimento di 55 mila borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti per l’accesso all’Università, di 7.200 borse di dottorato nei settori della ricerca, della PA e della cultura e di 6 mila borse di dottorato innovative dedicate alle imprese. Per Foti, “il pagamento della settima rata è il frutto di un proficuo lavoro, svolto sempre in costruttiva collaborazione con la Commissione europea, le Amministrazioni titolari degli interventi e gli Enti territoriali. Proseguiremo – aggiunge – senza sosta per attualizzare il Pnrr e renderlo coerente con le mutate esigenze dell’Italia” e “rispondendo in maniera adeguata al nuovo contesto geopolitico e alle conseguenti sfide economiche”.

Mentre il sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Tullio Ferrante (Forza Italia), osserva che “l’Italia si dimostra capace di investire in maniera virtuosa le risorse europee e di rappresentare un modello per gli altri Stati” e mette in luce che “tra gli obiettivi della settima rata ci sono rata diversi interventi investimenti strategici tra cui il potenziamento della flotta di bus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali nonché la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie”. Grande soddisfazione è stata espressa dagli eurodeputati di Fratelli d’Italia. Il co-presidente del gruppo dei Conservatori (Ecr), Nicola Procaccini (FdI-Ecr), ricorda che “dalle riforme strutturali alle infrastrutture strategiche, passando per trasporti, energia e diritto allo studio, i fondi del Pnrr sono destinati a realizzare un impatto concreto sul tessuto economico e sociale italiano”. Così come la vicepresidente dell’Eurocamera, Antonella Sberna, insieme al coordinatore della commissione per lo Sviluppo regionale (Regi) al Parlamento europeo per il gruppo Ecr, Denis Nesci, e al vicepresidente di Regi, Francesco Ventola, osserva che “l’erogazione di questa tranche conferma l’impegno dell’Italia nel rispetto degli obiettivi previsti dal Pnrr e rappresenta un’opportunità concreta per sostenere la crescita economica, in particolare nelle aree più svantaggiate del territorio nazionale”. Perché le risorse coprono “interventi chiave per lo sviluppo e la modernizzazione, tra cui il rafforzamento della concorrenza e della trasparenza, il miglioramento dell’accessibilità ferroviaria per le persone con disabilità e il potenziamento della capacità di distribuzione delle energie rinnovabili”. Ad festeggiare il Ferragosto col sorriso, però, non è solo l’Italia: oggi la Commissione ha erogato, sempre nell’ambito dell’Rrf, 23,1 miliardi di euro alla Spagna; 1,34 miliardi di euro al Portogallo; 76 milioni di euro a Cipro; 48,7 milioni di euro a Malta. Per un totale, con i 18,3 miliardi di euro all’Italia, di 42,8 miliardi di euro ai cinque Stati membri.

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