Sanità, Preoccupazione e disorientamento tra le piccole imprese a seguito dell’approvazione del DL Economia n.95 – «Le misure di mitigazione dell’impatto del payback per le piccole e piccolissime imprese non sono state accolte dal Parlamento, che ha approvato in via definitiva il Decreto Legge n. 95 (DL Economia). L’esito genera forte preoccupazione e disorientamento, in particolare tra i nostri imprenditori, che si troveranno a dover sostenere esborsi rilevanti in proporzione ai fatturati attuali, spesso ricorrendo a finanziamenti bancari.»
È il primo commento di Grazia Guida, Presidente di Aforp, la più antica associazione di categoria d’Italia.
Pur riconoscendo l’impegno del Governo, la Presidente esprime profondo rammarico pur avendo depositato e condiviso con le associazioni di categoria, sedute al Tavolo del Mef, l’esenzione a quattro milioni di euro per una salvaguardia per le piccole e piccolissime imprese, che non avrebbero comportato oneri di costo indiretto (ricorso a cassa integrazione, debiti finanziari con oneri aggiuntivi): «Le aziende che rappresentiamo rischiano gravi danni finanziari, in alcuni casi tali da compromettere la continuità aziendale. Il rischio di chiusura è concreto.»
«Ringrazio il Governo e il Mef per il segnale di apertura mostrato verso le imprese del comparto, anche se ci aspettavamo uno sforzo ulteriore – continua Grazia Guida – che auspichiamo da parte delle regioni. È comunque doveroso riconoscere la disponibilità istituzionale e il tentativo di risolvere in modo strutturale la criticità del payback sui dispositivi medici.»
La Presidente invita ora ad accelerare sull’attuazione delle misure previste, in particolare per quanto riguarda le direttive del Mef sull’accesso al mediocredito, affinché le Piccole e Medie Imprese possano affrontare l’impatto finanziario entro il 31 dicembre 2025.
«La partita non è chiusa – dichiara la Presidente Aforp – perché restano ancora da chiarire le modalità di accesso al mediocredito. Inoltre, la norma sul payback resta in vigore: su questo punto, chiediamo l’urgente convocazione di un Tavolo Tecnico Nazionale presso il Mef per affrontare anche la questione del secondo quadriennio 2019–2024.»
Secondo la Presidente Guida, però, la sfida più importante si giocherà a livello regionale: «Le Regioni, che in questi anni hanno sforato il tetto di spesa, devono ora assumersi la propria parte di responsabilità. È essenziale aprire un confronto diretto con tutte le amministrazioni regionali, per individuare soluzioni concrete che attenuino l’impatto sulle micro e piccole imprese. Fermo restando che la filiera delle grandi, medie e piccole è un asse strategico del nostro Paese, non dimenticando la storia scritta da parte di tutti gli operatori del comparto, che hanno fatto fronte comune nella salvaguardia della salute durante il covid. Noi siamo strategici! Che le parti politiche si facciano carico di questa certezza».
La Presidente conclude con un auspicio: «Confidiamo nell’apertura di un Tavolo istituzionale, sia presso il MeF che in sede di Conferenza Stato-Regioni e a livello locale. Resta il rammarico e il principio di solidarietà dovrebbe aprire ad un ulteriore sforzo».
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