Incentivi per il biometano agricolo: un’occasione da 193 milioni di euro è alle porte.
Dal 27 agosto al 26 settembre 2025, le imprese agricole avranno accesso a un importante strumento di finanziamento: sarà infatti attivo sul portale del GSE – Gestore dei Servizi Energetici – lo sportello per richiedere i fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nell’ambito della misura “Pratiche Ecologiche”. L’iniziativa è stata accolta con favore da Federacma, che sottolinea l’importanza strategica di questa opportunità per la transizione ecologica in agricoltura.
Tra le misure previste rientra anche l’incentivo alla sostituzione dei trattori più datati con modelli alimentati a biometano, integrati da tecnologie di agricoltura di precisione. Un pacchetto da oltre 193 milioni di euro, destinato a rinnovare profondamente il parco macchine agricolo italiano, riducendo al contempo le emissioni e i rischi legati alla sicurezza operativa.
Incentivi per il biometano agricolo: un’occasione da 193 milioni di euro
Foto di: OmniTrattore.it
Andrea Borio, presidente di Federacma, non ha dubbi:
La richiesta dell’incentivo potrà essere effettuata al GSE – Gestore dei Servizi Energetici
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Borio ha anche rimarcato un’altra priorità: la sicurezza.
Molti mezzi attualmente in uso sono datati, privi di protezioni essenziali come roll-bar o cinture di sicurezza. Ogni anno, in agricoltura, si contano oltre cento vittime per incidenti legati ai mezzi agricoli. Serve un piano parallelo per il rinnovo dei trattori più vecchi, anche al di là delle specifiche ambientali.
L’appello di Federacma è quindi duplice: da un lato accelerare la transizione green, dall’altro spingere sull’obbligo di revisione delle macchine agricole, ancora in attesa di piena attuazione.
New Holland T6 Methane Power
Il New Holland T6 Methane Power rappresenta una pietra miliare nella transizione energetica dell’agricoltura. È il primo trattore al mondo progettato per funzionare esclusivamente a biometano, un carburante rinnovabile prodotto da fonti organiche come gli scarti agricoli, i rifiuti organici e il letame.
Grazie a una configurazione avanzata del sistema di alimentazione, il motore FPT a biometano assicura un’elevata efficienza energetica, riduzione del rumore e minori costi di esercizio. Il T6 Methane Power è inoltre dotato di un serbatoio di biometano ad alta capacità, che offre un’autonomia comparabile a quella dei mezzi tradizionali, consentendo operazioni agricole senza interruzioni.
New Holland T6 Methane Power
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Il TH cingolato a biometano
Un esempio concreto dell’adozione di tecnologie a biometano è rappresentato dal trattore New Holland TH cingolato utilizzato nell’azienda agricola di Fontanafredda (PN). Questo mezzo, adattato per funzionare a biometano, si distingue per la sua versatilità e robustezza, ideale per terreni difficili e coltivazioni specializzate.
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Il modello cingolato consente una distribuzione ottimale del peso, riducendo la compattazione del terreno, mentre il motore a biometano garantisce prestazioni eco-compatibili senza sacrificare la potenza necessaria alle lavorazioni intensive. La scelta di questo trattore testimonia come anche i mezzi meno convenzionali si stiano rapidamente adattando alle nuove tecnologie green, supportando la sostenibilità in ogni fase produttiva.
Motore FPT Industrial pensato a gas
Il motore FPT Industrial NEF a 6 cilindri e 6,7 litri è il cuore tecnologico dei trattori New Holland alimentati a biometano. Progettato specificamente per questo carburante rinnovabile, riesce a erogare fino a 170 cavalli di potenza, assicurando una coppia elevata e costante anche nelle condizioni di lavoro più impegnative.
Il motore FPT Industrial NEF a biometano
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Grazie a un avanzato sistema di iniezione elettronica, il motore utilizza gas naturale compresso derivato da biometano, garantendo un’efficienza energetica notevole e un impatto ambientale sensibilmente ridotto. In particolare, le emissioni di CO₂ sono abbattute di oltre l’80% rispetto ai motori diesel tradizionali, con una significativa diminuzione anche di ossidi di azoto (NOx) e particolato.
I serbatoi ad alta capacità, pressurizzati fino a 200 bar, permettono un’autonomia operativa paragonabile a quella dei trattori convenzionali, evitando interruzioni nelle attività agricole. Inoltre, il motore beneficia di costi di manutenzione inferiori, grazie a un minor consumo di olio e a una minore usura complessiva. Anche il comfort dell’operatore ne trae vantaggio, poiché il motore funziona con livelli di rumorosità molto più bassi rispetto ai tradizionali propulsori diesel.
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