ecco il piano per il clima da 9 miliardi


La transizione ecologica rappresenta una delle sfide più complesse del nostro tempo, ma è un percorso necessario che rischia però di avere costi sociali significativi. Proprio per alleggerire il peso sulle spalle dei cittadini e delle realtà produttive più fragili, il governo italiano ha messo a punto un imponente strumento di sostegno, che dopo un’intensa fase di revisione e confronto è pronto per essere inviato a Bruxelles il Piano Sociale per il Clima. Parliamo di un pacchetto di interventi da ben 9,3 miliardi di euro pensato per accompagnare il Paese verso un futuro più sostenibile, come riportato nella comunicazione ufficiale (in FONTE).

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti una risposta concreta, un modo per dimostrare con i fatti che la tutela del pianeta può e deve andare di pari passo con l’equità sociale. Il piano, che sarà operativo nel periodo tra il 2026 e il 2032, è il risultato di un lavoro sinergico che ha coinvolto diverse amministrazioni e ascoltato le istanze di territori e parti sociali. Ma vediamo meglio cosa prevede.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Una delle colonne portanti del piano, con uno stanziamento di 3,2 miliardi di euro, è dedicata alla riqualificazione energetica degli edifici, un tasto spesso dolente per i bilanci di famiglie e piccole aziende. I fondi saranno destinati a intervenire sugli immobili di edilizia residenziale pubblica in classe F e G e su quelli di proprietà delle microimprese considerate vulnerabili. L’obiettivo è ambizioso e si stima un risparmio complessivo di circa 250 milioni di euro l’anno. Se così fosse, potrebbe essere una boccata d’ossigeno che a conti fatti andrà a beneficio di circa 210.000 famiglie e oltre 80.000 microimprese. Parallelamente, per alleggerire ulteriormente il peso delle bollette, è stato previsto un potenziamento del Bonus Sociale Gas Plus, a cui verranno destinati 1,375 miliardi di euro.

Sul versante della mobilità, il piano interviene con altrettanta decisione per contrastare la cosiddetta “povertà dei trasporti”, ovvero la condizione di chi ha difficoltà a spostarsi per mancanza di mezzi pubblici efficienti o di risorse economiche. Si parla di 3,105 miliardi di euro finanzieranno lo sviluppo di nuovi servizi di trasporto pubblico e la creazione di hub di prossimità, specialmente nelle aree più svantaggiate del Paese.

A questa misura collettiva se ne affianca una individuale, “Il Mio Conto Mobilità”: un’iniziativa da 1,74 miliardi che metterà a disposizione dei cittadini in difficoltà dei portafogli digitali da utilizzare per l’acquisto di biglietti e abbonamenti per il trasporto pubblico.



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Contributi per le imprese

 

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