Con voto segreto chiesto dalle opposizioni, l’Ars ha bocciato l’articolo 2 della manovra ter che prevedeva l’istituzione del Fondo per l’editoria: 37 i voti contrari e 30 i favorevoli. Il presidente della Regione Schifani ha però assicurato:« Riproporrò la norma a settembre, ho preso impegni e li mantengo».
L’emendamento approvato in Commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana prevedeva l’istituzione di una sezione specializzata del Fondo Sicilia (previsto dalla L.R. 1/2019) che destina risorse a testate giornalistiche cartacee e digitali, emittenti radiotelevisive anche comunitarie, agenzie di stampa e imprese editoriali operanti sul territorio siciliano. Il fondo, gestito da IRFIS, prevedeva finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto per investimenti o capitale circolante, con uno stanziamento complessivo di 4 milioni di euro per il triennio 2025-2027. In particolare, 3 milioni riservati a media e agenzie di stampa attive da almeno 3 anni in Sicilia con un notiziario regionale dedicato, che impieghino almeno due giornalisti regolarmente contrattualizzati nell’isola e siano registrati presso i Tribunali. Un milione veniva destinato invece a imprese editoriali con produzione di almeno 10 libri (codici ISBN) sulla cultura siciliana nel biennio e almeno un dipendente attivo in regione da 3 anni.
Manovra ter Sicilia, Figuccia: “Basta opposizione, servono proposte concrete per il bene della Sicilia”
“Come si può fare opposizione strumentale su tutto, persino sulla norma che riguarda le aziende editoriali? Garantire la libera informazione attraverso il lavoro dei giornalisti deve essere una priorità e ci dispiace constatare che anche su questo l’opposizione continui a fare demagogia e sterile ostruzionismo”. Cosi Vincenzo Figuccia, deputato questore della Lega all’Ars. “La contrapposizione ideologica e lo sterile ostruzionismo hanno portato alla bocciatura della norma che avrebbe istituito il Fondo per l’editoria. Una misura, concordata anche con il Sindacato della stampa parlamentare, che avrebbe dato una boccata d’ossigeno alle aziende editoriali e tutelato i giornalisti. Un’occasione mancata, che testimonia come gli scontri fini a se stessi non fanno che danneggiare i siciliani. Auspico che nella prossima manovra si possa riparare al danno che è stato fatto”.
“La Sicilia non può permettersi l’ennesimo muro contro muro. Invito l’opposizione a superare logiche di contrapposizione e a presentare proposte realizzabili, che possano essere discusse e integrate nel testo. Criticare senza avanzare alternative utili non serve a nessuno, soprattutto ai cittadini che oggi attendono risposte concrete”.
“Da deputato questore e rappresentante della Lega – sottolinea Figuccia – chiedo a tutte le forze politiche di lavorare insieme per portare a casa risultati. Le emergenze non aspettano e i siciliani meritano un Parlamento che metta al centro soluzioni, non scontri ideologici. È il momento del coraggio e della responsabilità: approviamo questa manovra e costruiamo insieme il futuro della nostra regione”.
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