Innovazione, contaminazione tecnologica e sviluppo territoriale si incontrano nell’iniziativa promossa da Deloitte, NextOrbit il nome, hub dedicato alla new space economy che prende forma a Bari, presso i nuovi spazi del network alla Fiera del Levante e con il lancio della Call4StartUp, l’azienda apre le porte a startup, come anche a team “informali” interessati a sviluppare progetti nell’ambito aerospaziale e in settori industriali adiacenti, con l’obiettivo di dare vita a un ecosistema capace di generare sinergie concrete “tra spazio, impresa e ricerca”. Un ecosistema che si articola lungo due direttrici. La prima, da spazio a Terra, mira a valorizzare l’impiego di dati satellitari, le tecnologie di osservazione terrestre, i sistemi di comunicazione avanzati e le soluzioni sviluppate in ambito spaziale per creare applicazioni utili a settori strategici quali agritech, energie rinnovabili, mobilità, logistica, ambiente e smart city. Ma l’orientamento è anche da Terra a spazio, per il coinvolgimento di imprese provenienti da altri comparti industriali – come manifattura, fintech, biotecnologie, automotive – con l’obiettivo di promuovere la nascita di progetti cross-settoriali e soluzioni dual-use capaci di soddisfare le esigenze del settore aerospaziale. Quindi un’idea di space economy non intesa solo come un dominio tecnico esclusivo ma come leva abilitante per la trasformazione dei processi, la crescita delle startup deep tech e l’internazionalizzazione delle Pmi.
Deloitte Call4Startup – La roadmap
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La Call4StartUp quindi si rivolge a startup early stage e team informali desiderosi di entrare nel percorso di incubazione e accelerazione previsto da NextOrbit. Il programma prevede il supporto allo sviluppo di progetti imprenditoriali innovativi che possano integrarsi con i bisogni delle grandi aziende del comparto aerospaziale ma anche di altri settori strategici. Si parla di un percorso articolato in più livelli. Il primo è rappresentato dall’incubazione, realizzata in collaborazione con il Politecnico di Bari e pensata per offrire un supporto metodologico, tecnico e manageriale alle startup nelle prime fasi di vita. Il secondo livello riguarda l’accelerazione, con percorsi di co-creazione che mettono in dialogo startup, imprese e stakeholder istituzionali per progettare e testare nuovi modelli di business. Infine, la definizione e implementazione di vere e proprie strategie spaziali (space strategy), il venture building per la creazione di nuove imprese e un programma di eventi pensati per favorire il confronto e la collaborazione tra i principali attori della scena dell’innovazione a livello nazionale ed europeo.
Così Cristiano Camponeschi, Innovation & Ventures leader di Deloitte Officine Innovazione, sottolinea il ruolo sistemico del progetto: “NextOrbit contribuirà a consolidare la posizione italiana nel settore aerospaziale, offrendo un impulso concreto all’innovazione con un’attenzione mirata anche agli aspetti commerciali”.
Attraverso la collaborazione con il mondo accademico, le aziende, le startup e le istituzioni, “NextOrbit si pone come punto di riferimento a livello globale per l’evoluzione della new space economy, a partire da un territorio come la Puglia, che ha fatto dello spazio un asse strategico di sviluppo per la crescita futura”.
NextHub, centro di innovazione nel cuore del Sud
NextOrbit è tra le principali iniziative promosse da NextHub, il polo tecnologico e di innovazione di Deloitte, all’interno della nuova sede di Bari inaugurata a fine giugno. I nuovi spazi rappresentano un investimento strategico per il network, che punta a rafforzare la propria presenza nel Mezzogiorno e a promuovere la trasformazione digitale delle imprese del territorio.
Il centro ospita non solo NextOrbit ma diverse linee di attività legate all’innovazione, tra cui anche il GenAI Center for Business Innovation, hub tecnologico interamente dedicato alla GenAI applicata ai processi aziendali.
Complessivamente Deloitte ha investito oltre 75 milioni di euro sulla sede barese, di cui 25 destinati alla creazione del centro AI. In questo contesto, NextOrbit agisce quindi da catalizzatore per la space economy, integrando competenze multidisciplinari e promuovendo la nascita di una nuova generazione di imprese capaci di interpretare le sfide dell’innovazione in chiave globale.
La strategia Space for Impact di Deloitte
In senso ancora più ampio il progetto si inserisce all’interno della strategia globale Space for Impact di Deloitte, che mira a sviluppare soluzioni spaziali sostenibili e inclusive, capaci di generare benefici tangibili per la società e per le imprese. Il programma si fonda su una visione secondo cui la space economy rappresenta una leva vantaggiosa per affrontare sfide come la sostenibilità ambientale, la digitalizzazione dei servizi pubblici, la resilienza delle infrastrutture e la competitività industriale. Secondo Deloitte lo spazio non è soltanto un dominio scientifico o militare, ma un ambiente aperto alla collaborazione, all’imprenditorialità e all’innovazione condivisa.
Per questo motivo, il modello operativo di NextOrbit punta su un’alleanza stretta tra tutti gli attori dell’innovazione (università, centri di ricerca, agenzie spaziali, startup, fondi di investimento e corporate), con l’obiettivo di stimolare la creazione di valore attraverso logiche di open innovation e trasferimento di know-how.
L’idea NextOrbit si realizza poi in un momento storico in cui l’Europa vuole rafforzare il proprio posizionamento nella space economy, con iniziative strategiche come Iris² per le comunicazioni satellitari sicure, la New EU Space Strategy for Security and Defence e gli investimenti pubblici-privati a sostegno delle startup deep tech. Anche l’Italia può giocare un ruolo centrale grazie al proprio tessuto industriale, alle competenze sviluppate nei settori della manifattura avanzata e dell’elettronica, e a una crescente attenzione istituzionale per lo spazio come asset nazionale. E la Puglia si sta affermando come uno dei poli emergenti per l’innovazione spaziale, grazie alla presenza di università di eccellenza, centri di ricerca pubblici e privati e un ecosistema imprenditoriale in forte crescita.
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