Roma – Interrogazione a risposta in commissione 5-04328
presentato da
FOSSI Emiliano
testo di
Giovedì 31 luglio 2025, seduta n. 521
FOSSI. — Al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, al Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
secondo quanto emerso dai media, alcune tenute vinicole in Toscana avrebbero ricevuto fondi pubblici Pac e PNRR pur essendo riconducibili a oligarchi russi sottoposti a sanzioni dell’Unione europea a seguito dell’invasione dell’Ucraina;
in particolare, risultano coinvolte aziende agricole formalmente italiane, ma il cui titolare effettivo risulterebbe riconducibile a soggetti sanzionati come Konstantin Nikolaev (La Madonnina a Bolgheri) e Roman Trotsenko (Torre Civette in Maremma), attraverso complesse strutture societarie con trust, holding estere o fiduciari italiani;
nonostante la normativa dell’Unione europea vieti il trasferimento diretto o indiretto di fondi a soggetti sanzionati, tra il 2015 e il 2025 queste società avrebbero beneficiato di oltre un milione di euro di fondi Pac, a cui si sommano recenti contributi PNRR (come ad esempio i bandi «Parco Agrisolare»), in assenza di controlli efficaci sulla proprietà reale delle aziende beneficiarie;
la Corte dei conti ha già chiarito che, a norma dei regolamenti comunitari, soggetti sottoposti a sanzioni non dovrebbero poter ricevere fondi europei;
la Corte dei conti e l’Olaf (Ufficio europeo per la lotta antifrode) hanno da tempo sottolineato il rischio di evasione dei controlli antiriciclaggio e l’utilizzo di veicoli opachi per schermare gli asset di soggetti sanzionati, mentre a livello nazionale non risulta alcuna indagine attiva o recupero di fondi;
la Toscana, per attrattività paesaggistica e valore del settore vitivinicolo, è uno dei territori più esposti a questo tipo di fenomeni, con impatti potenzialmente dannosi per l’immagine delle produzioni di qualità italiane, per la trasparenza amministrativa e per la reputazione dell’uso dei fondi europei –:
se siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti intendano conseguentemente assumere per verificare, per quanto di competenza, la legittimità dell’erogazione di fondi Pac e PNRR a società agricole in Toscana riconducibili a soggetti sottoposti a sanzioni internazionali, garantendo il rispetto dei regolamenti europei, la tracciabilità dei titolari effettivi e l’eventuale recupero delle somme indebitamente percepite.
(5-04328)
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