Oltre la metà dei piccoli Comuni lombardi è priva di negozi al dettaglio di prodotti alimentari e generi di prima necessità. Secondo il Registro delle imprese, 426 su 774 località, delle quali 219 situate in aree montane, non hanno un punto vendita.
Per sostenere l’apertura di negozi di questa tipologia nei piccoli Comuni e nelle frazioni attualmente sprovvisti, Regione Lombardia lancia il bando “Nuova Impresa – Piccoli Comuni e Frazioni” con uno stanziamento di oltre 5,5 milioni di euro. L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto fino all’80% della spesa ritenuta ammissibile, con un massimale di 40mila euro per progetto. L’investimento minimo richiesto è pari a 3mila euro. È ammessa una sola domanda per ciascun piccolo Comune e per ciascuna sua frazione, a condizione che da almeno sei mesi non vi siano attività di commercio al dettaglio in sede fissa di alimentari e generi di prima necessità. Le imprese beneficiarie potranno essere sia nuove attività sia nuove unità locali di imprese già esistenti. Le domande potranno essere presentate attraverso la piattaforma Bandi e Servizi di Regione Lombardia a partire da settembre.
La misura è stata voluta da Guido Guidesi assessore alle imprese di Regione Lombardia: «Vogliamo garantire un supporto concreto a chi intende fare impresa nei piccoli paesi, l’obiettivo è assicurare servizi di prossimità ai cittadini, partendo dai negozi di alimentari, per arginare la desertificazione commerciale, correlata ai fenomeni di spopolamento. Il commercio di vicinato non ha solamente una valenza economica, ma svolge un ruolo sociale e di presidio del territorio, rispondendo anche a bisogni di aggregazione, relazione, socialità, identità e sicurezza».
Guidesi è stato coadiuvato dall’assessore Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica): «I negozi di alimentari rivestono un ruolo fondamentale in particolare nei Comuni montani, agevolarne l’apertura, laddove si registra l’assenza di questa attività commerciale, significa contribuire a migliorare la qualità della vita dei residenti, con ricadute positive anche sull’attrattività turistica e dunque sulle conseguenti opportunità di ripopolamento».
Rifinanziato inoltre dalla Regione con ulteriori 1,9 milioni di euro, il bando “Nuova Impresa” che garantisce contributi per i costi connessi alla creazione di nuove realtà imprenditoriali. In questo caso l’agevolazione consiste nella concessione di risorse a fondo perduto in conto capitale fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, il contributo non potrà superare il limite massimo di 10mila euro. La dotazione complessiva della misura per il 2025 sale così a oltre 12,4 milioni di euro.
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