GSE e UNEM insieme per lo sviluppo dei biocarburanti, firmato un Protocollo per la decarbonizzazione dei trasporti
L’accordo prevede una stretta collaborazione tra le due realtà su più fronti strategici:
- Promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, con particolare attenzione ai biocarburanti sostenuti dal GSE;
- Sviluppo della filiera dei biocarburanti, anche attraverso studi, proposte normative e valorizzazione di materie prime come rifiuti urbani e agricoli;
- Attività di formazione e sensibilizzazione rivolte a imprese, amministrazioni locali e cittadini, per incentivare comportamenti virtuosi in materia di mobilità sostenibile e economia circolare;
- Organizzazione di eventi e iniziative culturali, a livello locale e nazionale, per promuovere la transizione ecologica nel settore trasporti.
Previsto, inoltre, l’avvio di un Tavolo di confronto tra GSE e le imprese associate di UNEM, volto a garantire uno scambio e un confronto tecnico-operativo tra le Parti sui temi della regolazione energetica e delle regole tecniche per l’accesso ai meccanismi gestiti dal GSE.
“Con il Protocollo firmato oggi – ha commentato Gianni Murano, Presidente UNEM – si rafforza la collaborazione con il GSE sui temi della promozione dei carburanti rinnovabili che rappresentano una valida ed immediata soluzione in grado di coniugare decarbonizzazione dei trasporti con la sicurezza energetica e la sostenibilità economica e sociale”.
“Le nostre stime prevedono al 2030 una domanda di circa 5 milioni di tonnellate di biocarburanti, che diventano 10 milioni nel 2040. Sostenere la produzione domestica di carburanti rinnovabili – ha concluso Murano – significa quindi creare valore per l’industria europea e i suoi lavoratori, sviluppando una catena di valore agro-industriale che valorizzi i territori e realizzi un futuro energetico sostenibile e indipendente in un contesto geopolitico sempre più imprevedibile”.
“La collaborazione siglata oggi con UNEM rientra in una serie di accordi che il GSE sta portando avanti con i settori produttivi italiani – ha dichiarato il Presidente del GSE, Paolo Arrigoni, precisando che – l’obiettivo è quello di promuovere un processo condiviso di transizione nel settore dei trasporti che, anche grazie a vettori energetici sostenibili come i biocarburanti, supporti lo sviluppo di un mix energetico in grado di coniugare la neutralità carbonica con la neutralità tecnologica, incrementare la sicurezza energetica, accrescere la competitività del Paese, ridurre la dipendenza energetica dall’estero e favorire lo sviluppo di una filiera produttiva italiana basata sulla circolarità delle risorse”.
“Il GSE, tra le varie attività per il settore, amministra il sistema d’obbligo di immissione in consumo dei biocarburanti e a breve gestirà il bando per erogare contributi in conto capitale per la riconversione verde delle raffinerie tradizionali esistenti in bioraffinerie. Si sottolinea che grazie alle misure di sostegno gestite dal Gestore, come il DM 2018 e il DM 2022, dedicate alla promozione e allo sviluppo di impianti di produzione di biometano per il settore dei trasporti – ha concluso Arrigoni – il nostro Paese, lo scorso giugno, ha registrato una producibilità annua reale di 788 milioni Smc, prossima all’obiettivo del PNIEC al 2030 di 1.100 milioni di Smc incentivabili”.
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