Le richieste devono essere inviate esclusivamente tramite la piattaforma GSE – sezione “Transizione 4.0”, accessibile con SPID e tramite l’apposito modello online
C’è ancora un discreto ‘plafond’ a disposizione del credito d’imposta dedicato agli investimenti in beni strumentali materiali 4.0 effettuati nel corso dell’anno: il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con un comunicato del 29 luglio, ha infatti reso noto che ‘avanzano’ 686.372.544,73 euro.
Le imprese interessate possono presentare domanda per le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025 e, in alcuni casi, fino al 30 giugno 2026, purché entro il 31 dicembre 2025 sia stato versato un acconto almeno pari al 20% dell’investimento.
L’accesso al beneficio è consentito esclusivamente tramite il sistema telematico del GSE, nella sezione “Transizione 4.0”, raggiungibile previa autenticazione con SPID. La piattaforma, aperta dal 17 giugno 2025, consente di compilare e trasmettere il modello editabile previsto dal decreto direttoriale 15 maggio 2025.
Il processo di prenotazione delle risorse
La procedura di accesso si articola in tre fasi:
- Comunicazione preventiva – Da inviare entro il 31 gennaio 2026, indicando gli investimenti programmati e il credito d’imposta richiesto. L’ordine di arrivo della comunicazione stabilisce la priorità di prenotazione delle risorse.
- Conferma dell’acconto – Entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, occorre dimostrare il pagamento di almeno il 20% del valore dell’investimento.
- Comunicazione di completamento – Va trasmessa al termine degli investimenti: entro il 31 gennaio 2026 per investimenti conclusi entro il 31 dicembre 2025; entro il 31 luglio 2026 per investimenti completati entro il 30 giugno 2026.
In caso di esaurimento del plafond disponibile, le comunicazioni preventive saranno comunque registrate, mantenendo l’ordine cronologico per eventuale accesso a nuove risorse.
Regole per chi ha già comunicato investimenti
Le imprese che avevano già presentato comunicazioni (preventive o di completamento) secondo il modello del decreto 24 aprile 2024 e con data di ultimazione lavori successiva al 31 dicembre 2024, devono seguire un iter specifico:
- confermare la priorità inviando, entro 30 giorni dal 17 giugno 2025, il nuovo modello di comunicazione preventiva;
- procedere poi alla conferma dell’acconto e alla comunicazione di completamento secondo le nuove scadenze.
- chi non rispetta il termine di 30 giorni dovrà ripresentare ex novo la domanda, perdendo il diritto di priorità acquisito.
Monitoraggio e fruizione del credito
Ogni mese, entro il quinto giorno lavorativo, il Ministero trasmette all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese ammesse, ordinate secondo la data di ricezione delle comunicazioni preventive.
L’ammontare del credito sarà utilizzabile in compensazione a partire dal decimo giorno del mese successivo a quello di trasmissione dei dati.
Investimenti esclusi dalla nuova prenotazione
Restano disciplinati dal decreto direttoriale 24 aprile 2024:
- investimenti conclusi nel 2024;
- investimenti conclusi nel 2025 per i quali, al 31 dicembre 2024, risultava già accettato l’ordine e versato un acconto almeno pari al 20% del costo.
In questi casi si applicano le vecchie regole: invio sia preventivo sia consuntivo per investimenti dal 30 marzo 2024, e solo consuntivo per investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024.
Accesso alla piattaforma
Per presentare la domanda, l’impresa deve registrarsi all’Area Clienti GSE e accedere alla sezione “Transizione 4.0 – Accedi ai questionari”.
Da qui è possibile selezionare la tipologia di investimento e completare in pochi passaggi la comunicazione per la compensazione del credito d’imposta.
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