Le imprese abruzzesi guardano a Emirati Arabi, Germania, Francia e Asia orientale per lo sviluppo internazionale


ABRUZZO. Si è conclusa con grande partecipazione la prima Survey & Focus Group “ROADMAP – Mercati, Approcci, Progetti” coordinata dal Gruppo Tecnico Internazionalizzazione di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, e avviata lo scorso settembre con l’obiettivo di far emergere e tracciare gli orientamenti strategici delle imprese del territorio in materia di internazionalizzazione. La consultazione ha coinvolto oltre 80 aziende abruzzesi di varia dimensione e settore, offrendo una base solida per l’azione associativa e per l’interlocuzione con gli stakeholders.

Emergono le voci di aziende unite da un’unica tensione positiva: quella di chi, con competenza e speranza, ha deciso di affacciarsi ai mercati esteri con consapevolezza del proprio valore e di quello dei propri prodotti, realizzati in Abruzzo.

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Scelte di mercato

I dati, elaborati dal Centro Studi di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, rivelano un quadro chiaro: le imprese vogliono crescere sui mercati esteri, con priorità accordata a Emirati Arabi Uniti,  USA, Germania e Francia e a seguire Cina, Arabia Saudita, UK, Spagna, Corea del Sud e in minor misura il Giappone. In parallelo, emergono interessi crescenti verso il Nord Africa, i Balcani e l’America Latina. Insomma, gli imprenditori non restano a guardare e fanno squadra, perché gli USA rimangono un mercato di riferimento e ambito, ma serve il tempo per valutare gli impatti concreti che avranno i dazi e adattare le strategie aziendali.

I bisogni strategici emersi

Oltre alla scelta dei mercati, le imprese hanno espresso l’esigenza di formazione su bandi, contrattualistica, pricing internazionale e intelligenza artificiale per l’export, supporto sull’e-commerce B2B/B2C e sui marketplace digitali, accesso a fiere internazionali, incontri con buyer esteri, stand condivisi, promozione attraverso incoming di buyer e study tour nei mercati target.

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In particolare, molte aziende chiedono un orientamento strategico sui mercati da presidiare, strumenti digitali per vendere all’estero e assistenza nella partecipazione a fiere e bandi internazionali.

La posizione di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico

“Questa survey rappresenta il primo passo di un percorso strutturato – dichiara Alessandro Addari, Vice Presidente dell’Associazione e promotore dell’iniziativa – abbiamo attivato un Osservatorio permanente sull’internazionalizzazione con l’obiettivo di monitorare costantemente le esigenze delle imprese e trasformarle in progetti, formazione mirata e servizi dedicati. Il nostro focus è mettere le imprese abruzzesi nelle condizioni di competere e crescere all’estero con strumenti concreti. Confindustria Abruzzo Medio Adriatico è pronta a trasformare le evidenze raccolte in una ROADMAP di interventi strutturati: dalla definizione di export plan personalizzati alla realizzazione di seminari tematici, fino alla partecipazione coordinata a fiere. Una base di informazioni già presentate alla Regione Abruzzo nel corso di interlocuzioni istituzionali volte ad offrire competenze e conoscenze per la realizzazione di politiche di sviluppo.t.”.

Un territorio più competitivo passa da imprese più internazionali. L’Associazione conferma il proprio impegno nel fornire consulenza qualificata, networking operativo e accompagnamento sul campo, grazie anche alla collaborazione con enti e partner specializzati.

Per approfondimenti sull’Osservatorio o adesione ai programmi in partenza l’Area Affari Internazionali di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico è a disposizione.

APPROFONDIMENTO

Panoramica sui mercati di interesse per lo sviluppo dell’export secondo le imprese intervistate

La sezione “Mercati di interesse” della survey evidenzia un orientamento marcato verso l’internazionalizzazione: l’85% delle imprese ha indicato almeno un’area geografica su cui intende investire. I mercati emergenti più richiesti delineano rotte chiare per l’export abruzzese.

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Mercati prioritari segnalati (classifica 1-3):

  • Germania: costantemente citata come primo riferimento europeo, apprezzata per qualità e volumi.
  • Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita: crescente interesse per l’area del Golfo, in particolare per settori innovativi e ad alto valore aggiunto.
  • Francia e Spagna: scelte frequenti, sostenute da vicinanza geografica e affinità culturale.
  • Stati Uniti: mercato attrattivo per più settori, dalla tecnologia all’agroalimentare, ma soggetto a incertezze geopolitiche.
  • Asia orientale (Cina, Corea del sud, Giappone): area strategica per il futuro, ma si evidenzia la necessità di competenze e formazione dedicate.
  • Nord Africa e Balcani: citati da aziende con un approccio graduale all’internazionalizzazione.

Mercati potenziali

Gli esiti dell’Osservatorio in merito ai mercati prioritari per le imprese sono stati integrati con le opportunità di mercato. In particolare, attraverso la piattaforma Expand di Confindustria che consente, tra l’altro, di individuare il potenziale export realizzabile dalle aziende italiane sui mercati mondiali. In tale prospettiva gli Emirati Arabi in linea generale registrano un percepito più elevato rispetto al potenziale effettivo rilevato.

  • Germania6,5 miliardi di euro, primo mercato europeo per opportunità;
  • Francia5,2 miliardi di euro, in forte crescita;
  • Cina3,2 miliardi di euro, con ampie prospettive di espansione;
  • Regno Unito2,7 miliardi di euro, stabile e in ripresa;
  • Spagna2,3 miliardi di euro, dinamico e vicino geograficamente;
  • Emirati Arabi Uniti1,2 miliardi di euro, strategico nel Golfo;
  • Corea del Sud1,2 miliardi di euro, tecnologicamente avanzato;
  • Arabia Saudita829 milioni di euro, in forte trasformazione economica.

Tendenze strategiche ed esigenze operative

  • Formazione specifica: le imprese richiedono supporto su temi come bandi e incentivi, redazione di export plan, contrattualistica internazionale, uso dell’intelligenza artificiale nel marketing.
  • Modalità di sviluppo preferite: si registrano numerose richieste per fiere internazionali, incontri con buyer esteri, partecipazione a study tour e stand condivisi.
  • Strumenti digitali ed e-commerce: cresce l’interesse verso marketplace B2B/B2C (Amazon, Alibaba, Shopify), ma si evidenzia il bisogno di una guida strategica.
  • Collaborazioni: diverse aziende esprimono l’intenzione di trovare distributori, agenti multibrand e partner per iniziative di ricerca e sviluppo.



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