con la riclassificazione dell’impresa non si perde l’indennità


In caso di riclassificazione dell’impresa, e/o del rapporto di lavoro, dal settore agricolo ad un altro settore e viceversa, non si perde l’indennità di disoccupazione. I chiarimenti dall’INPS

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Cosa bisogna fare se l’indennità di disoccupazione risulta indebita a seguito della riclassificazione ATECO dell’impresa e/o del rapporto di lavoro?

A fornire i chiarimenti è l’INPS nel messaggio n. 2425/2025, nel quale descrive la procedura seguita nel caso di riclassificazione dal settore agricolo ad un altro settore e viceversa.

La prestazione ricevuta dai dipendenti fino a quel momento non deve essere restituita.

Disoccupazione: con la riclassificazione dell’impresa non si perde l’indennità

Dall’INPS sono arrivate le indicazioni per la gestione delle domande di disoccupazione che sono risultate indebite a seguito dei provvedimenti, adottati d’ufficio dall’Istituto, di riclassificazione dell’attività economica svolta dall’impresa.

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I chiarimenti riguardano in particolare il cambio di iscrizione dei lavoratori e delle lavoratrici dalla gestione contributiva agricola a un’altra gestione (tipicamente, dalla gestione agricola alla gestione aziende dipendenti non agricoli) e viceversa.

Come precisato dall’Istituto, gli effetti della riclassificazione in relazione alle prestazioni di disoccupazione non ricadono sui lavoratori interessati in quanto dipendenti del datore di lavoro riclassificato.

Questo perché i dipendenti sono estranei a tale procedimento amministrativo, che riguarda le ipotesi di dichiarazioni inesatte da parte del datore di lavoro e, pertanto, non possono subire effetti pregiudizievoli che derivano da condotte imputabili esclusivamente al datore di lavoro.

In questi casi, infatti, i lavoratori e le lavoratrici rischierebbero di essere ingiustamente penalizzati dagli effetti retroattivi della riclassificazione, il che farebbe venire meno il loro diritto alla tutela contro la disoccupazione.

Alla luce di tali considerazioni, fatti salvi i casi di dolo, l’INPS precisa che in caso di riclassificazione aziendale in un altro settore (per via di dichiarazioni inesatte da parte del datore di lavoro) i dipendenti conservano il diritto alle somme percepite a titolo di indennità di disoccupazione.

Riclassificazione e disoccupazione: ai lavoratori la nuova prestazione con compensazione

Come si applica nella pratica questo orientamento?

Nel messaggio n. 2425, l’INPS spiega che, nelle ipotesi di riclassificazione del datore di lavoro da agricolo a non agricolo, i lavoratori e le lavoratrici interessate non sono tenuti a restituire il trattamento già percepito a titolo di indennità di disoccupazione agricola se impossibilitati a presentare la domanda di disoccupazione per il settore non agricolo per via della scadenza dei termini.

Allo stesso modo, se la riclassificazione riguarda il passaggio dal settore non agricolo a quello agricolo, i dipendenti mantengono il diritto alle somme già percepite a titolo di NASpI se i termini per la presentazione delle domande di disoccupazione per il settore agricolo siano già scaduti. Inoltre, i lavoratori e le lavoratrici interessate non si vedranno notificare l’eventuale indebito derivante dal riesame delle domande presentate prima della notifica del provvedimento di riclassificazione del rapporto di lavoro.

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Nel caso in cui, invece, alla data di notifica del provvedimento di riclassificazione aziendale non siano ancora scaduti i termini per la presentazione di una domanda di disoccupazione per il nuovo settore di appartenenza, restano valide le indicazioni già fornite dall’INPS nella circolare n. 56 del 2020.

Pertanto, al lavoratore e al lavoratrici che ne fa domanda può essere riconosciuta la nuova prestazione (NASpI o disoccupazione agricola) con la compensazione di quanto già eventualmente ricevuto in relazione all’ultima indennità di disoccupazione erogata e riferita all’inquadramento errato.

INPS – Messaggio n. 2425 del 1° agosto 2025

Gestione delle domande di disoccupazione risultate indebite a seguito della riclassificazione dell’impresa



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