Superato il blocco dei diesel Euro5, al via le misure compensative | Regione Piemonte | Piemonteinforma


Le misure allo studio

I veicoli diesel Euro5 circolanti in Piemonte, includendo le auto private e gli autocarri leggeri e pesanti, erano 307.636 secondo i dati del bollo 2024. La provincia con il numero più alto è ovviamente Torino, che da sola concentra 134.197 veicoli, di cui 46.729 soltanto all’interno del capoluogo. Seguono Cuneo con 59.915 mezzi, Alessandria con 34.865, Novara con 25.306, Asti con 14.746, Biella con 13.627, Vercelli con 12.985 e il Verbano-Cusio-Ossola con 11.995.

Per definire le misure alternative, la Regione ha costituito una Struttura speciale composta da Direzione Ambiente, Energia e Territorio, Arpa Piemonte, Politecnico di Torino, Università Studi di Torino e del Piemonte orientale, Città Metropolitana di Torino, Province piemontesi ed esperti da coinvolgere nei lavori, a seconda dei vari ambiti di intervento del Piano.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

L’obiettivo è ridurre gli inquinanti nell’aria con misure alternative al blocco alla circolazione dei diesel Euro 5: in particolare, si punta a una diminuzione degli ossidi di azoto di almeno 500-700 tonnellate e delle polveri sottili di 40-70 tonnellate, in base alle simulazioni di Arpa Piemonte.

Per raggiungere questi risultati la Regione potenzierà alcune misure già previste dall’attuale Piano per la qualità dell’aria, a partire dall’implementazione dell’uso dei biocarburanti, ovvero combustibili alternativi al diesel classico, che in alcuni casi possono arrivare a tagliare le emissioni fino al 30%, senza modificare i motori esistenti. Una significativa riduzione delle emissioni atmosferiche è già in atto anche grazie alla progressiva diminuzione dell’attività delle centrali turbogas e all’aumento del contributo delle fonti rinnovabili, come il fotovoltaico ed il biogas riconvertito alla produzione di biometano. Con l’intelligenza artificiale, poi, si può migliorare la gestione del traffico e dei flussi semaforici nelle aree urbane per evitare ingorghi e migliorare la qualità dell’aria.

Del pacchetto fanno parte anche le misure di incentivo all’uso del trasporto pubblico come la Tessera dello studente, appena lanciata dalla Regione e finanziata con oltre 37 milioni di euro, che consentirà a 107.000 universitari under 26 di viaggiare gratis a bordo dei mezzi pubblici – autobus, tram, treni e metropolitana – nelle città capoluogo in cui studiano.

Quest’anno la Regione ha poi potenziato il Bonus TPL, che dà diritto allo sconto sull’acquisto dell’abbonamento annuale, che passa da 100 euro a 150 euro, estendendo la platea dei beneficiari dai possessori di un’auto diesel Euro 3, 4 e 5, anche ai possessori di un’auto diesel Euro6. Il bonus si può usare come sconto nelle biglietterie o come rimborso.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Allo studio della Struttura speciale c’è anche l’implementazione, l’ottimizzazione e l’adattamento al territorio piemontese di misure innovative come la filtrazione dell’aria esterna, con cubi filtranti modulari, alimentati da fonti rinnovabili, in grado di abbattere polveri e ossidi di azoto in aree ad alta concentrazione di traffico o presso luoghi sensibili come scuole e ospedali (questa tecnologia è già stata applicata in molte città tedesche tra cui Stoccarda e Monaco, con finanziamento del Ministero per l’ambiente della Baviera, a Rotterdam in Olanda, a Seoul in Corea del Sud, oltreché in Brasile, Cina ed India); sistemi di nebulizzazione d’acqua che catturino particolato e favoriscano l’assorbimento di gas inquinanti (anche in questo caso, la strategia della nebulizzazione ad acqua è già stata adottata in numerose città asiatiche tra cui Pechino, Dehli, Seul e Tokyo). E ancora: uso di materiali fotocatalitici, integrati in superfici edilizie e stradali, in grado di degradare ossidi di azoto e composti organici sfruttando la luce solare e realizzazione di autostrade intelligenti che, grazie all’analisi in tempo reale del traffico e alla modulazione dinamica dei limiti di velocità, migliorino la fluidità dei flussi, riducendo emissioni e incidenti (esperienze in tal senso sono già attive nel Regno Unito, Germania, Canada e Stati Uniti, oltreché sulla tangenziale di Napoli). Infine, allo studio anche pratiche di ibridazione dei motori diesel, tramite kit di riconversione tecnologica, per ridurre consumi ed emissioni senza sostituire i veicoli, con potenziale applicazione su auto diesel Euro 4 e 5, veicoli commerciali diesel e flotte pubbliche.



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