Viti colpite dal batterio, stanziati 735mila euro in supporto alle imprese agricole


Firenze, 2 agosto 2025 – E’ stato attivato il riconoscimento alle imprese agricole che vogliano rimpiazzare o reimpiantare le viti colpite da flavescenza dorata, fitopatia soggetta a misure fitosanitarie d’emergenza. La giunta, con la delibera presentata dalla vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, ha stanziato 735mila euro, fondi che il Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare ha trasferito alla Regione Toscana per l’attivazione dell’intervento che, collocandosi nell’ambito del Progetto regionale “Sviluppo sostenibile in ambito rurale e agricoltura di qualità” prevede, tra gli altri, “indennizzi al fine di salvaguardare i redditi dagli eventi climatici avversi e dalle calamità naturali e dei danni legati alle fitopatie di cui è obbligatoria la lotta”.

“Un importante sostegno – ha detto la vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardi – per la salvaguardia dell’eccellenza vitivinicola toscana. Al contempo mi preme sottolineare che stiamo lavorando per contenere la diffusione della flavescenza dorata, tutelando, nel contempo, il lavoro degli agricoltori. Lo reputiamo un segnale di supporto e anche di responsabilità verso un paesaggio unico al mondo. La stagione viticola 2025 si sta sviluppando regolarmente, ma occorre non abbassare la guardia su temi cruciali come la sanità del vigneto, anche alla luce delle recenti evoluzioni normative in materia di prodotti fitosanitari”.

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La flavescenza dorata è una fitoplasmosi molto dannosa per la vite, E’ stata inserita nella lista dei 20 Organismi Nocivi per le piante più pericolosi per il territorio dell’Unione europea, per cui il contrasto alla sua presenza e diffusione è obbligatorio. Fino a pochi anni fa la flavescenza era confinata quasi esclusivamente nei vigneti delle regioni settentrionali italiane, ma negli ultimi anni purtroppo ha assunto una notevole pericolosità anche in Toscana. Negli ultimi due anni, il Servizio Fitosanitario ha infatti accertato diversi casi di piante infette anche in zone viticole ad alta vocazione e contemporaneamente ha registrato un generale aumento della diffusione sul territorio dell’insetto cicadellide Scaphoideus titanus, principale vettore della malattia.



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