lo standard volontario ESG dedicato alle PMI non quotate « LMF Lamiafinanza


VSME. Un nuovo paradigma di rendicontazione sostenibile promosso da Bruxelles

La Commissione Europea ha adottato il 30 luglio 2025 una raccomandazione per l’uso dello standard VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standard for non‑listed SMEs), una soluzione volontaria e modulare pensata per le piccole e medie imprese non quotate che vogliono iniziare o rafforzare il loro percorso di rendicontazione ESG, pur rimanendo escluse dalla CSRD.

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La testata Talking Sustainability lo sintetizza bene: “Via libera al VSME: la Commissione Europea approva lo standard volontario per la rendicontazione di sostenibilità delle PMI”. Anche ESG Italia già da tempo parla dell’importanza del VSME per offrire alle PMI un quadro semplificato, flessibile e calibrato sulle loro dimensioni operative.

Cos’è il VSME e come funziona

Lo standard, sviluppato da EFRAG su mandato della Commissione, si articola in due moduli distinti:

  • Basic Module, con 11 disclosure essenziali (come emissioni Scope 1 e 2, salute e sicurezza dei lavoratori, anticorruzione) pensato anche per microimprese;

  • Comprehensive Module, che aggiunge 9 ulteriori metriche, incluse strategie di transizione climatica, obiettivi di riduzione e pratiche ESG più evolute EFRAG+14EFRAG+14Impronta Etica+14.

L’approccio modulare garantisce proporzionalità: le PMI possono iniziare con requisiti minimi e progressivamente integrare dati secondo esigenze reali e richieste di stakeholder.

Una risposta concreta alle pressioni di mercato

Secondo Talking Sustainability, la raccomandazione invita non solo le PMI ad adottare il VSME, ma anche grandi imprese, banche e fornitori a utilizzare questo standard come riferimento per le richieste ESG lungo le filiere, riducendo così sovraccarichi informativi inutili. ESG Italia sottolinea che VSME rappresenta una strategia competitiva: le PMI in grado di informare in modo credibile e comparabile migliorano non solo la propria reputazione, ma anche le possibilità di accesso a finanziamenti sostenibili e partnership commerciali.

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Vantaggi pratici dello standard volontario ESG dedicato alle PMI non quotate

Il VSME offre benefici tangibili per le PMI e gli stakeholder:

  • Credibilità e trasparenza maggiori: comunicazioni uniformi semplificano la fiducia da parte di investitori, banche e partner.

  • Accesso al credito sostenibile: adozioni volontarie possono accelerare il dialogo con istituzioni finanziarie ESG-oriented.

  • Gestione semplificata dei dati ESG: strumenti digitali, template Excel/TAXO XBRL e guide operative messi a disposizione da EFRAG agevolano l’implementazione anche da parte di PMI meno strutturate.

Il contesto normativo: integrazione con la CSRD e il pacchetto Omnibus I

Il VSME nasce come complemento alla CSRD, rivolta alle grandi imprese quotate, e colma l’assenza di obblighi informativi per le PMI non quotate. Fa parte del pacchetto Omnibus I, volto a rendere più inclusiva e sostenibile l’economia europea. La raccomandazione della Commissione specifica che le richieste ESG verso PMI dovrebbero fare riferimento al VSME, evitando richieste ad hoc e frammentate che gravano soprattutto sulle microimprese.

Prossimi passi e supporto operativo

Ora si attende l’introduzione di atti delegati per definirne meglio l’applicazione. L’EFRAG, dal canto suo, offrirà guide pratiche, video esplicativi e un evento pubblico a settembre 2025 per supportare le PMI nella fase di attuazione. L’adozione del VSME resta volontaria, ma la sua maggiore diffusione è incoraggiata sia dalla Commissione che dagli stakeholder del mercato. In Italia, è probabile che testate finanziarie ed economiche approfondiscano il tema nelle prossime settimane, per accompagnare le imprese interessate all’implementazione.

Il VSME apre una strada concreta verso una rendicontazione ESG proporzionata, comparabile e credibile anche per le PMI non quotate. Offre una spinta importante a un settore tradizionalmente escluso dagli obblighi della CSRD, pur rimanendo oggi decisivo per accedere a filiere, investimenti e mercati sostenibili.

Adottare questo standard non è solo una scelta responsabile, ma una strategia lungimirante per trasformare la sostenibilità in un asset competitivo, senza gravare le PMI con requisiti eccessivi o costi inutili.



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