L’Amministrazione Zattini non partecipa ai bandi per finanziamenti regionali. È quanto è emerso anche il 29 luglio, durante l’ultimo Consiglio comunale, a seguito del question time presentato dalla consigliera PD Flavia Cattani.
A luglio la Regione Emilia-Romagna ha riconosciuto 63 “hub urbani e di prossimità” a tutti i Comuni che si erano candidati, dando loro la possibilità di partecipare entro il 2025 ad un bando per 14 milioni, destinati alla riqualificazione delle aree individuate, “allo sviluppo innovativo e sostenibile delle imprese insediate o da insediarsi, con particolare attenzione all’imprenditoria giovanile e femminile e per attività ed iniziative di promozione”.
«Per ammissione del vicesindaco Bongiorno, il nostro Comune ha deciso di non presentare ora la sua candidatura. Come cittadini ci chiediamo se l’anno prossimo ci saranno le stesse condizioni favorevoli per i Comuni e se la Regione potrà bandire una cifra paragonabile. Comunque sia, è stato perso un anno. A seguito di approfondimenti è emerso che il nostro Comune non ha partecipato neppure al bando rigenerazione urbana 2024, di cui hanno invece beneficiato, tra gli altri, i piccoli Comuni di Dovadola e Predappio (850.000 € ciascuno). Più di recente, ulteriore bando a cui non abbiamo partecipato è il bando a sostegno dei processi partecipativi, di animazione territoriale, consultazione, per processi deliberativi rappresentativi, che ad esempio, in prospettiva, potevano essere assai utili allo sviluppo del programma di azione della candidatura a capitale della cultura 2028» argomenta Cattani.
«Non è illegittimo scegliere di non partecipare a bandi di finanziamento, preferendo fare preventive analisi e studi di fattibilità (una delle ragioni espresse in consiglio dall’Amministrazione Zattini), è però politicamente altrettanto legittimo chiedere se sia una buona scelta, con tanta carne al fuoco per la nostra città. A dispetto della propaganda mediatica, essere riconosciuti tra gli hub urbani e di prossimità della Regione avrebbe aiutato a dare ossigeno alle casse comunali e al nostro centro storico e altre aree cittadine di avere sostegno (anche per lo studio di fattibilità) nella progettazione degli interventi da realizzare per cittadini e imprese» rimarca la consigliera Dem.
«I finanziamenti del Pnrr dal 2027 spariranno, la candidatura a capitale della cultura 2028 richiede che il Comune trovi molti milioni di euro per la realizzazione del suo programma (il premio ministeriale è di un solo milione), il piano degli investimenti e dei lavori pubblici comunali 2025-2027 annovera interventi che ancora non hanno copertura finanziaria, o l’hanno solo in parte. Lecito chiedersi quante di queste azioni saranno effettivamente realizzate. Non partecipare ai bandi regionali non ci sembra affatto una buona scelta per Forlì» conclude la consigliera Cattani.
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