Gelsomina Palladino: la bellezza del coraggio, tra medicina, fashion e vocazione alla vita


C’è chi rincorre la carriera, chi l’ambizione, e chi, pur brillando per talento e bellezza, decide consapevolmente di mettere al centro della propria vita i valori più semplici e profondi. Gelsomina Palladino, ex modella e oggi moglie del filosofo e scienziato Giulio Portolan – noto per la scoperta dell’effetto patogeno della libido in ambito biologico – è una di queste donne.

Nata l’8 agosto 1988 a Battipaglia, in una data che pare suggerire un destino speciale, Gelsomina ha un percorso sorprendente: dall’infanzia vissuta in un ambiente colto e protetto a Quadrivio di Campagna, alla brillante carriera accademica culminata con una laurea in medicina e chirurgia alla Sapienza di Roma, passando per il sogno realizzato – seppur temporaneamente – di calcare le passerelle come modella professionista.

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Ma la vera essenza di Gelsomina risiede altrove: nella scelta radicale e controcorrente di dedicarsi alla famiglia, alla maternità, all’amore. Una donna che ha saputo dire “no” al compromesso, “sì” alla propria vocazione più autentica, incarnando con forza e coerenza un ideale di femminilità consapevole, colta e determinata.

In questa intervista, Gelsomina Palladino si racconta con sincerità: gli anni della formazione, la scoperta dell’amore, la maternità, le rinunce e le conquiste che l’hanno resa la donna che è oggi. Un dialogo intimo e ispirante, che ci restituisce il ritratto di una donna moderna ma saldamente ancorata ai valori di sempre.

Cosa l’ha spinta a lasciare il mondo della moda per dedicarti alla famiglia

Nel 2023 presi la decisione di lasciare il mondo della moda, e la carriera che avevo intrapreso di modella negli ultimi tre anni, perchè avendo quasi 35 anni pensai che successivamente poteva essere troppo tardi creare una propria famiglia e avere dei figli.

Infatti, il mondo della moda l’ho sempre visto come un impegno totale, come anche quello di madre e moglie. Nel caso in cui io sarei riuscita in quel lavoro sarebbe stato troppo tardi per intraprendere l’altro percorso. D’altra parte forse non ci sarei riuscita, per via della mia età e per il fatto che prima avevo svolto studi differenti, 

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Decisi quindi di separare questi due percorsi, e scelsi quello della realizzazione di una famiglia.

Gelsomina Palladino

Quali competenze apprese nel mondo della moda le sono state utili anche nella vita? 

Sicuramente il fatto di aver lavorato come modella nei tre anni precedenti alla mia scelta di vita familiare è stato un fattore positivo che mi ha permesso di comprendere con occhi diversi cose che magari sarebbero passate inosservate e mi ha consentito di vivere con minore stress e ansia la mia nuova vita di mamma, avendo anche acquisito maggiore conoscenza di me e sicurezza in me stessa.

Ha mai avuto momenti in cui ha rimpianto la tua carriera da modella?  

Da quando ho lasciato il mondo della moda sono successe in pochissimo tempo molte cose importanti nella mia vita (il matrimonio, la nascita della mia prima figlia, l’attesa del secondo figlio); tutto questo ha riempito la mia vita di profonde soddisfazioni, per cui, sebbene sia orgogliosa delle mie scelte precedenti e fiera del mio percorso da modella, posso oggi dirmi completamente realizzata, e di non avere alcun rimpianto di aver lasciato il mondo della moda. 

Gelsomina Palladino

Quali stereotipi sul mondo della moda vorrebbe sfatare, ora che lo vede da fuori?

Il mondo della moda nella mia mente sin da bimba era un qualcosa di affascinante e in qualche modo di inafferrabile, avendo io aspirazioni indubbiamente molto alte, quali quella di diventare una top model, cosa che riesce a pochissime persone; quindi decisi, a causa della mia altezza non prominente, di dedicarmi a questa probabile esperienza lavorativa in una fase successiva della mia vita, dove potevo fare leva su fattori differenti quali il raggiungimento di una mia piena indipendenza, maggiore esperienza di vita, di modo da cogliere tutte le occasioni che mi si sarebbero aperte in maniera autonoma priva di condizionamenti che possono invadere la mente di una adolescente, e non avendo più impegni di studio la cosa avrebbe potuto prendere tutto il tempo per me necessario visto l’importanza che attribuivo a questo percorso professionale.

In questo senso posso quindi aggiungere in base alla mia esperienza che anche se il mondo della moda non è accessibile nell’immaginario collettivo a tutti, in realtà non è così, e anche io partendo da zero ed essendomi dedicata completamente ad altro nei miei studi universitari, sono comunque riuscita ad iscrivermi in varie Agenzie di moda e a fare vari lavori nel mondo del fashion e del glamour senza appoggio alcuno da parte di terzi, ossia senza avere pregresse conoscenze nel mondo della moda e senza avere io disponibilità economiche né mezzi per pubblicizzarmi e rendere nota la mia immagine e il mio lavoro da sola.

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C’è qualcosa che avrebbe voluto sapere prima di entrare nel mondo della moda?

Sicuramente molte cose del mondo della moda non le conoscevo appieno. Avrei voluto avere una maggiore informazione su quello che le Agenzie di moda fanno per chi inizia ad affacciarsi a quel mondo. Mi sarei aspettata una maggiore attenzione a quelle che sono le possibilità che un probabile candidato può avere inserendosi nel mondo della moda, una programmazione più dettagliata del lavoro da fare per riuscire in questo senso, una chiara spiegazione di quelli che sono gli obiettivi da raggiungere, impegnandosi assieme nel proficuo raggiungimento di questi risultati.

Con l’esperienza di poi posso quindi affermare che avrei ripetuto tutto quello che ho fatto in quegli anni, anche se alcune cose non le conoscevo perfettamente e non mi aspettavo che prevalesse così tanto il fatto che alcune persone utilizzino Instagram, Facebook e gli altri social in maniera per me errata e tale da denigrare il lavoro serio fatto da altre persone.

Cosa diresti a una giovane modella che sogna una carriera ma teme di non riuscire a conciliarla con la famiglia

Direi che non è una cosa impossibile da realizzare anche se l’impegno richiesto è molto maggiore, e comunque ciò va contro le mie scelte di vita personali, motivo per cui ho tenuto separate le due cose. 

Io non ero disposta per nessun motivo a venire meno ai miei impegni di mamma e moglie una volta intrapresa questa scelta di vita, né viceversa di fare un lavoro importante come quello di modella che richiede spostamenti vari e un impegno continuo se non in maniera totale e senza altri condizionamenti e impegni come quelli che posso essere richiesti nella vita di una mamma e di una moglie.

Infatti sin da bimba avevo deciso di crescere io i miei figli dedicandomi completamente solo a quello, lasciando ogni lavoro che sarei riuscita a raggiungere sia seguendo i miei studi universitari che nel mondo della moda.

Chi è Gelsomina Palladino 

Palladino è cognome del Sud Italia dalle nobili origini. Gelsomina è nata a Battipaglia in provincia di Salerno, nella particolare e significativa data dell’8 agosto 1988 (8.8.1988). Da sempre ha vissuto con i suoi genitori, entrambi insegnanti statali, a Quadrivio di Campagna (SA), insieme ai suoi due fratelli.

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Gelsomina non ha frequentato con continuità la scuola dell’infanzia per la scelta di concentrasi nello studio senza distrarsi in attività ricreative e ludiche, pur coltivando a casa interessi, hobby e giochi come tutti i bimbi della sua età, ma già dimostrando spiccata intelligenza e comportamenti da adulta (a soli tre mesi pronuncia la parola “papà”). Già a tre anni realizza profumi, costruisce collanine, e come hobby gira in bicicletta e gioca con le tartarughe nel giardino di casa; fa finta di leggere i libri di giurisprudenza della madre inventando come sarebbe andata la sua vita… Gelsomina è sempre stata la prima della classe, alle elementari, alle medie e alle superiori, diplomandosi al Liceo scientifico di Eboli con il massimo dei voti, e laureandosi poi con la lode in medicina e chirurgia all’Università La Sapienza di Roma dopo aver frequentato per vari anni il reparto di cardiologia per la tesi sperimentale in quel settore, che la affascinava.

Da sempre ha coltivato la passione per il pianoforte, prendendo lezioni di piano dai dieci ai quindici anni, privatamente. Attualmente suona per hobby, anche per ore, improvvisando.
Ragazza del suo tempo, della generazione dei Millennials (Generazione Y) Gelsomina è però attaccata ai valori tradizionali della famiglia e non è stata coinvolta nel carattere nichilista e anti-ideologico della sua generazione; ha infatti forti valori morali e politici (si dichiara di sinistra) e ha un robusto ancoraggio religioso.

Dopo il periodo universitario lavora prima in Guardia medica e successivamente si iscrive alla specializzazione in Medicina generale. Passano tre anni…
Il periodo del Covid, iniziato nel 2019, è stato di svolta nella vita di Gelsomina per la decisione già da lei presa da mesi di lasciare il corso di specialistica per realizzare i suoi sogni incluso quello di formare una famiglia; ma allora era senza partner. Fin dall’infanzia lei coltivava il sogno di essere una modella, essendo anche di bell’aspetto, e decide di diventare una modella professionista, iscrivendosi ad alcune Agenzie di moda.

In questa occasione incontra suo marito Giulio Portolan sul più importante portale di modelle professionali italiano.
Ma più che il mestiere di modella prevale su di lei quell’altro sogno coltivato da sempre, essere moglie e madre, per dedicare la sua vita alla crescita di una famiglia e dei figli. Per questo lascia il percorso di modella per sposarsi con Portolan e realizzarsi pienamente secondo questa sua vocazione di vita.

Giunta alle soglie dei 37 anni ha ancora tutto il futuro davanti: dopo aver avuto Mina come sua prima figlia, attualmente Gelsomina è in dolce attesa con suo marito del secondo figlio.

La vita di Gelsomina Palladino ha questo aspetto di particolare: è una donna forte che non si scoraggia mai e si proietta con fiducia e audacia nel futuro, costituendo quindi un modello di vita esemplare per la sua generazione e in generale per le donne del suo tempo.

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