Firmato il Patto per la crescita delle imprese e politiche salariali


64

Sostenere lo sviluppo economico del Trentino, aumentare la competitività delle imprese locali, rafforzare la collaborazione tra parti sociali e favorire una maggiore qualità del lavoro. Sono questi i principali obiettivi del Patto per la crescita delle imprese e politiche salariali, firmato ieri presso la sede dell’Assessorato allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

A sottoscrivere l’intesa, l’assessore Achille Spinelli insieme ai rappresentanti delle principali organizzazioni datoriali e sindacali: Federazione trentina della cooperazione, Confartigianato-Associazioni artigiani del Trentino, Confindustria Trento, Asat, Confcommercio Trentino, Confesercenti del Trentino, Ance Trento, Cgil, Cisl e Uil del Trentino.

La Provincia si impegna a destinare almeno 290 milioni di euro in incentivi a fondo perduto per il prossimo triennio, oltre a 348 milioni in investimenti immobiliari e impiantistici a cura di Trentino Sviluppo Spa. Obiettivo: rafforzare la produttività e accompagnare la trasformazione verso modelli più innovativi, sostenibili e digitali.

«In linea con quanto previsto dalla recente manovra di assestamento approvata in Consiglio, lanciamo un vero Patto con le imprese e il mondo del lavoro, risultato di un percorso condiviso tra amministrazione, categorie economiche e sindacali svolto negli ultimi mesi. Abbiamo scelto di sostenere concretamente, attraverso la riduzione delle imposte, chi investe nei propri dipendenti, favorendo contratti territoriali o settoriali che incrementano i salari e migliorano la qualità dell’occupazione. Parallelamente, stanziamo risorse significative per supportare l’intera filiera industriale e produttiva, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del nostro sistema economico. Per noi, la crescita passa da investimenti, innovazione e occupazione di qualità, elementi fondamentali anche per aumentare l’attrattività del territorio e favorire uno sviluppo strutturale nel medio termine», ha dichiarato il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Per l’Assessore Achille Spinelli, promotore del Patto, «questo Patto rappresenta un passo fondamentale per il futuro del nostro territorio: investire nella crescita delle imprese e nel miglioramento delle politiche salariali significa rafforzare la competitività del Trentino, tutelare il lavoro e valorizzare le persone».

E ha aggiunto: «Solo attraverso una collaborazione concreta tra istituzioni, imprese e sindacati possiamo affrontare le sfide economiche di oggi e garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo per tutta la comunità».

L’accordo nasce come risposta concreta al rallentamento economico osservato a livello nazionale, europeo e globale, dovuto all’instabilità dei mercati internazionali, al ritorno di politiche protezionistiche e ai conflitti in corso. Nonostante in Trentino la crescita del PIL resti sopra la media italiana, l’indagine congiunturale della Camera di commercio ha rilevato nel primo trimestre del 2025 un rallentamento del fatturato: +1%, contro il +2,3% dell’anno precedente.

Accanto a un quadro occupazionale quasi pieno, si segnala una crescente carenza di manodopera specializzata, mentre le proiezioni demografiche stimano la perdita di 30.000 lavoratori entro il 2040. In questo contesto, il Patto propone interventi mirati, differenziati in base ai soggetti coinvolti.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Per la Provincia, ciò significa: sostenere produttività e valorizzazione del personale; garantire accesso al credito; rafforzare il sistema pubblico di ricerca e sviluppo; potenziare servizi e politiche di attrattività territoriale, compresa la residenzialità decentrata; promuovere la transizione green e digitale, l’innovazione, la qualità di prodotto e processo.

Sul fronte della qualificazione del lavoro, la Provincia intende: riservare sgravi Irap e incentivi solo alle imprese che applicano i contratti collettivi più rappresentativi e i relativi integrativi territoriali; introdurre forme di welfare aziendale; pubblicare bandi per figure manageriali e iniziative per la riqualificazione professionale, agevolando la mobilità lavorativa.

Per quanto riguarda il sistema imprenditoriale locale, il Patto punta a: incentivare la contrattazione di secondo livello; sostenere percorsi di formazione manageriale; migliorare la qualificazione del personale.

Le organizzazioni sindacali, infine, si impegnano a valorizzare nella contrattazione collettiva: la tutela della salute e sicurezza sul lavoro e il miglioramento delle condizioni economiche e salariali dei lavoratori nella contrattazione collettiva di secondo livello.

65

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita